Descrizione
Storia di una Regina senza regno
di
Maria Chiarello Costa
In una cornice medioevale questo libro ci racconta una storia di oggi, “diversa” per tanti ma comune per altri. Regina è una giovane donna dal cuore puro che vive, come chiunque, il suo regno d’amore fatto di sogni, desideri e speranze. Fin quando, una notte d’inverno, uno spietato complotto ne distrugge l’armonia. Tutto quello che ne consegue porta solitudine, pregiudizi, arroganza, depressione e indifferenza sociale. Tuttavia, per la donna ci deve essere ancora qualcosa che l’aiuti a vedere uno spiraglio di luce nella notte del nuovo regno. Deve trovare un modo per risalire nei colori della vita per lei, per la sua piccola Giada e per tutti quelli che vivono nel deserto della diversità e nell’impossibilità di realizzare i loro sogni. L’autrice, con un linguaggio semplice e fiabesco, esplora il complesso mondo interiore di tutti e di ognuno. I singoli episodi della storia sono il punto di partenza per dare un significato a frequenti avvenimenti della vita. Con lo scopo di (ri)trovare l’amore dove sembra non esserci più o dove non c’è mai stato.
Barbara –
Dalle premesse mi sembra un bel libro. Sicuramente lo comprerò mi incuriosisce
Laura –
Ho avuto il piacere di leggere di questo libro in anteprima. E’ una favola leggera in grado di trasportarci lontano. Una di quelle favole che parla dei problemi di tutti i giorni, in maniera accattivante e soprattutto scorrevole.
Maria –
https://www.smallfamilies.it/storia-di-una-regina-senza-regno/
Paolo Borgognone –
Storia di una Regina senza regno (PAV Edizioni), romanzo d’esordio di Maria
Chiarello Costa , è un libro pieno di sorprese. Piacevoli, naturalmente. Prima di tutto,
colpisce la maturità della scrittura: benché sia minuziosa nella descrizione degli
ambienti e dei caratteri, mantiene una sorprendente fluidità narrativa, assai rara in una
scrittrice alla sua opera prima.
Altrettanto importante è la capacità dell’autrice di sottrarsi alle classificazioni, tanto
comuni nella letteratura odierna, dove tutto sembra codificato. Maria Chiarello Costa
rifugge dagli schemi e scrive con il cuore, esprime sentimenti: soffre insieme alla
protagonista, Regina di nome e per qualche tempo anche di fatto; segue con ansia di
madre la difficile infanzia della piccola Giada; si indigna per la crudeltà dei numerosi
personaggi negativi e si rasserena per la sincera amicizia e la solidarietà che il
musicista Teodosio, e pochi altri come lui, manifestano a mamma e figlia.
Ne consegue in primis una lettura coinvolgente: una volta iniziato il libro, è molto
difficile staccarsene, perché la passione dell’autrice nel raccontare la vicenda è
contagiosa e si trasmette al lettore. E la impossibilità di attribuire la Storia di una
Regina senza regno a un preciso genere letterario lascia a tutti i fruitori la libertà di
viverlo come meglio credono. C’è chi lo regala ai figli perché lo considera un libro
adatto ai ragazzi. Altri lo vedono come un valido esponente del genere fantasy, oggi
molto amato a qualsiasi età. Altri ancora preferiscono apprezzarne l’ambientazione
tardo medievale, pur reinventata completamente dalla creatività inesauribile della
scrittrice, e lo equiparano a un romanzo storico.
Appare particolarmente brillante, in tutto questo, l’idea portante nel libro di Maria
Chiarello Costa: quella di inserirvi, fin dall’incipit, la figura di un Viaggiatore al
quale l’autrice stessa, durante una lunga trasferta in treno, racconta la Storia di una
Regina senza regno . Questo consente alla narratrice, di quando in quando, di uscire
dalla fantasia e, commentando ciò che ella stessa sta raccontando, fare alcuni lucidi e
sapidi riferimenti alla realtà odierna.
Insomma, nel libro c’è veramente di tutto e ogni lettore può serenamente cogliervi
l’aspetto che colpisce di più la sua mente e il suo cuore.
Paolo Borgognone – Giornalista
Simo –
Trovo che il libro sia di una sensibilità commovente e toccante. Ci leggo tanto amore e coraggio. Mi piace molto