Thuad rimase immobile. Il sangue ardeva, la vista gli s’annebbiava. Il corteo infernale era proprio innanzi a lui. Dozzine di mani, di nere grinfie, di pseudopodi tentacolari si protesero per ghermirlo. Thuad afferrò una delle estremità allungate contro di lui e con uno scatto fulmineo la spezzò senza sforzo.
Le creature videro l’ombra della loro vittima crescere e allungarsi su di loro, assumendo un contorno che non ricordava più quello di un uomo. Sentirono i suoni umidi della pelle lacerata e dei muscoli che scivolavano sulle ossa distorte.
Thuad cedette allo Spasmo e li massacrò fino all’ultimo.
L’antica isola di An Wyth, terra di eroi e leggende, è stata invasa dalle truppe del regno di Mak Liad, la cui spietata armata avanza inesorabile verso la capitale dell’isola, Roccia dei Re.
Duanix, giovane druido e ultimo del suo circolo rimasto nella città, assiste impotente alla rovina della sua patria mentre nella capitale, piagata dalla pestilenza e dalla fame, una violenta rivolta minaccia di spegnere ogni speranza per An Wyth. Solo il risveglio dell’ancestrale guerriero Thuad, sepolto nelle profondità del castello reale, potrà ribaltare la situazione.
Duanix e Thuad dovranno farsi strada fra sofferenze e battaglie per salvare il regno da nemici umani e inumani.
Cosa significa essere gli ultimi della propria stirpe? Quali sacrifici si è disposti a fare per salvare un mondo al quale non si appartiene più?
Duanix e Thuad pagheranno un alto prezzo per scoprirlo.
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Guglielmo Croce, nato a Salerno classe 97’, laureato in lingue e letterature straniere, da sempre appassionato di fantasy e praticante di scherma storica. Il suo amore per la mitologia celtica influenza e plasma la sua produzione letteraria. Fra gli scritti più importanti a ispirarlo nella creazione de “La stirpe infranta” vi sono le opere di Robert E. Howard, in particolare quelle riguardanti Conan il barbaro e Bran Mak Morn, il fumetto britannico Slaine creato da Pat Mills e pubblicato da 2000AD, e il ciclo arturiano.