Descrizione
LA FIGLIA ITALIANA
DI
Adelaide J. Pellitteri
«È stato un bene che si siano lasciati», aveva detto mia zia.
«Sarebbe stato un bene se avessero imparato ad andare d’accordo», le avevo risposto.
Ora tutto tornava e faceva più male di prima, più male che mai.
È possibile recuperare il rapporto con i propri genitori quando
questi non ci sono più? Simona non ha mai accettato la separazione
dei suoi, avvenuta quando era appena adolescente. I genitori, una
volta separati, non le hanno saputo dare più alcuna stabilità emotiva.
Oggi, poco più che trentenne, è una donna anaffettiva e senza
interessi se non per i viaggi. Una mattina riceve la telefonata da un
notaio che, da Parigi, le comunica un lascito da parte del padre. Lei
intende rifiutare. Pensa che nessun tipo di eredità possa risanare il
loro rapporto. Eppure, un grave incidente nell’istituto dove insegna
Annabella Di Vita –
E finalmente, attesissimo da me e da chi legge i suoi racconti, il primo romanzo di Adelaide J. Pellitteri. La figlia italiana, all’inizio delle prime 100 pagine, mi ha piacevolmente sorpresa. La scrittura che io adoro, dell’autrice, sino a oggi è stata sempre molto frizzante, focalizzata su un ritmo veloce. Il libro che ho tra le mani è totalmente diverso. Probabilmente il passaggio dal racconto al romanzo, quindi l’ampiezza del testo, ha motivato la sua scelta. Direi che si è orientata verso uno stile, con metafore e descrizioni, decisamente nuovo e ancora più personale. Una scrittrice dalla mente poliedrica? Sicuramente. La storia molto interessante, perché tratta di un tema attuale, è un diario introspettivo di una giovane donna che non accetta la separazione dei suoi genitori. Tra giochi di ruolo complicati e punti di vista diversi la penna dell’autrice non s’inceppa mai, e scorre con abilità delineando con accuratezza ciascun personaggio. Il messaggio di Adelaide è forte e chiaro: rintanarsi nel proprio dolore annulla ogni presupposto per uscirne fuori. Simona, la protagonista, lo comprenderà grazie ai colpi di scena creati, sapientemente, nel testo La figlia italiana. Complimenti Adelaide e in bocca al lupo per questa nuova avventura!