Narghilè al mirtillo nero

(14 recensioni dei clienti)

22,00

Titolo: Narghilè al mirtillo nero

Autore: Paolo Murano

Formato: 15×21

Pagine: 526

Collana: Romanzo erotico

Cover Graphics: Claus Tamburini

Immagine cover: Edita Vainauskaitė

Editor: Diego Di Dio

Edizione Deluxe: gennaio 2024

Età di lettura consigliata 18+

Descrizione

Narghilè al mirtillo nero

di

Paolo Murano

Paolo, per molti Paul, racconta la sua storia.
Non la racconta a noi, ma alla psicologa che lo tiene in cura.
Nel lungo viaggio a ritroso nel passato, scopriremo il dipanarsi di una vita di eccessi: risse, droghe, alcol e sesso, che altro non sono che il suo modo per affrontare le grosse insicurezze generate dal padre che lo ha mortificato e sminuito sin da quando era piccolo.

Il romanzo è la confessione sincera e spudorata di un ragazzo che, provato dal difficile rapporto con il padre e dalla prospettiva di una vita senza sbocchi, decide di costruirsi un proprio mondo, fatto di esagerazioni, di eccessi e di smoderatezze che, alla fine, accentueranno i suoi problemi di ansia.
In questo viaggio, lungo quindici anni, vedremo il protagonista trasformarsi da adolescente tranquillo, insicuro e innamorato in un uomo insaziabile, smisurato e affamato di donne. L’assenza di filtri e la mancanza totale di ogni censura ci restituiscono lo scabroso arco di trasformazione di un uomo alla ricerca della propria dimensione, tramite il piacere più sfrenato, quello senza alcuna morale e senza alcuna regola.
Narghilè al mirtillo nero è il diario autentico di una persona incapace di trovare un giusto equilibrio tra le diverse personalità che albergano in lui come, in fondo, in ognuno di noi.

14 recensioni per Narghilè al mirtillo nero

  1. Anna

    Mi sono commossa nel leggere tra le righe del romanzo il malessere di questo ragazzo che poi trova il modo di reagire a modo suo,anche raccontando la sua storia con sincerità…
    Lo consiglio sicuramente

  2. Fabrizio

    UN LIBRO PROFONDO, UN LIBRO PERFETTO

    Ho letto il libro e mi sono appassionato tanto, a questo ragazzo Paolo, che ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco la sua vita. Fanno riflettere molto le cose che dice. Consiglio vivamente l’acquisto di questo stupendo libro. Grande Paul

  3. Andrea

    Mi piace leggere i libri di nuovi autori anche se spesso rimango deluso… in questo caso invece l’intrigante copertina mi ha portato percorrere un viaggio travolgente! Complimenti a Paolo, anzi Paul! Avanti così, gran bel lavoro!

  4. Gustavo (proprietario verificato)

    Questa lettura è stata davvero appassionante! L’ho letto in pochi giorni senza annoiarmi mai… un mix di tutto: erotismo, viaggi, amicizia, vizi, rapporto genitori figli eccetera. A tratti anche commovente! Complimenti a questo giovane autore))

  5. Martina

    Copertina intrigante, il contenuto ancora di più…
    Complimenti a questo nuovo autore per il suo primo romanzo.
    Ben scritto, avvincente e pieno di tematiche che riguardano i giovani di oggi!
    Sarebbe bene che i genitori capissero quanto i loro comportamenti sbagliati impattano negativamente sulla vita dei propri figli….
    In bocca al lupo per tutto Paolo.

  6. Katha

    UN 6 + UNA STELLA

    Chi non si è rivisto almeno in qualche parte, lo legga di nuovo.
    Troverete spunti per una riflessione approfondita sulle vostre relazioni con gli altri, ma soprattutto con voi stessi.

  7. Riccardo

    Mi ha incuriosito la trama di questo romanzo e l’ho comprato.Mi sono rivisto molto nel protagonista e soprattutto nei suoi problemi col padre!Lui ha sfogato col sesso io con altro ma alla fine e stato piacevole rivedersi in una persona che come me ha avuto problemi con i geitori e che gli hanno causato diverse insicurezze!
    Ci sono tante scene di s***o si, ma il romanzo non è solo questo…. consiglio vivamente questa lettura ai ragazzi che vanno dai venti ai trent’anni e oltre perché sono convinto che molti si rivedranno nel protagonista. Complimenti!

  8. Roberto

    Mi è apparsa la copertina di questo libro su Instagram e incuriosito l’ho subito comprato. È vero che il sesso è raccontato in maniera molto dettagliata per i miei gusti ma ciò nonostante non cade nella banalità o superficialità. Per l’autore che si racconta il sesso è solo un modo per combattere le insicurezze causate da alcuni traumi di quando era piccolo. Infine il romanzo è scritto benissimo, si fa leggere con semplicità e non stanca. Scrivere un’autobiografica del genere non è da tutti, quindi complimenti all’autore per il coraggio!!

  9. Francesco

    Ho acquistato questo libro sotto consiglio di alcuni amici che, per puro caso, lo hanno trovato qui e seppur inizialmente fossi scettico devo ammettere di essermi totalmente immedesimato nella storia di Paolo che, nonostante la società nella quale viviamo fatta di pregiudizi e persone subito pronte a puntarsi il dito contro, ha saputo mettersi a nudo, raccontandosi, fregandosene delle conseguenze per parlare di un problema tanto grave quanto una dipendenza da droghe o alcool.
    Ti faccio i miei complimenti, il libro è molto piacevole e la tua storia deve spronare quanti in passato hanno avuto un’infanzia e/o un’adolescenza travagliata che li ha spinti a sfogare le proprie paure, insicurezze, frustrazioni in qualcosa di tossico e dannoso per loro stessi.

  10. Elisa

    “Narghilè al mirtillo nero” è un libro che racconta cosa succede quando l’amore nel senso più ampio del termine si incasina e finisce per lasciare una ferita.

    Il protagonista, che è anche l’autore del romanzo, subisce in giovane età una serie di separazioni affettive che lo portano a innalzare delle barriere difensive a livello emotivo: senza rendersene conto Paolo diventa incapace di instaurare una relazione sentimentale genuina, perché il suo bisogno d’amore è stato mortificato dalla situazione familiare in cui è cresciuto e comprensibilmente ciò l’ha condotto a diffidare dei sentimenti. Chi non riceve abbastanza amore nei primi anni di vita tende a non saper gestire questa grande cosa che sono i rapporti con le altre persone: può ricercarli morbosamente oppure averne paura, evitarli, tentare di fuggire ogni volta che uno di essi comincia a diventare troppo impegnativo. Dal canto suo, Paolo reagisce alla propria ferita scaricando tutto il bisogno di contatto umano sul sesso, fino a diventarne dipendente.

    Avete mai sentito parlare di persone che hanno sempre fame perché con il cibo tentano di riempire un vuoto non fisico ma emotivo? Ecco, forse il protagonista del racconto fa lo stesso con il sesso. Sembra che non ne abbia mai abbastanza, e non c’è nulla di male nell’avere un appetito sessuale vivace però… Con il tempo lo stesso Paolo si rende conto che la soddisfazione che prova mettendo in pratica i suoi sogni erotici è solo temporanea: invece di sentire che sta vivendo la propria sessualità in modo libero, comincia a vederla come un problema. Per l’appunto non riesce a instaurare un vero rapporto di reciprocità con le donne che incontra, il che lo porta a usare le sue partner e talvolta a entrare in conflitto con loro; questa aridità lo tiene in perenne bilico tra il momento della passione, in cui riesce a pensare soltanto alla foga che prova e al desiderio incontenibile, e quello in cui il fuoco si spegne e sembra lasciare attorno a sé soltanto terra bruciata.

    Lo stile di vita di Paolo pare divertente all’inizio, eppure a poco a poco si sciupa. Questo perché, secondo me, non esistono stili di vita giusti o sbagliati (finché non si nuoce ad altri, e in questo caso le avventure del protagonista sono sempre consenzienti): se Paolo fosse stato felice nella sua esistenza fatta di sesso e vodka a colazione, non ci avrei visto nulla di male. Ma è lo stesso Paolo a capire che per lui quello stile di vita rappresenta una fuga da qualcos’altro: non l’ha scelto perché gli piace, è la ferita dentro di lui ad averlo spinto in tale direzione e, come sa chi ha studiato un po’ di psicologia, le cose represse tendono sempre a tornare a galla in un modo o nell’altro, e in genere non è piacevole quando accade.

    Forse il fascino di questo libro sta proprio nel sottile meccanismo psicologico che ne costituisce la base: il problema non sono le azioni del protagonista, perché secondo me sarebbe un errore credere a priori che vivere in maniera sessualmente dissoluta “non vada bene”; un’altra persona potrebbe avere lo stesso stile di vita di Paolo ed essere felice. Il problema è che Paolo non è felice, perciò se entra in analisi da una psicoterapeuta e lavora per capire l’origine della sua ferita non è perché deve cambiare per rimettersi in riga, ma perché vuole cambiare. Perché ne ha bisogno.

    Credo che per comprendere il romanzo sia essenziale comprendere proprio questo punto, altrimenti si rischia di considerarlo un mero racconto erotico e sarebbe un peccato. Non perché le storie erotiche non abbiano senso, ma perché qui c’è di più e non dobbiamo lasciarci ingannare dall’aura audace con cui il libro si presenta: al di là di essa c’è un fulcro di fragilità e di delicatezza, ma soprattutto di profondità, che vale la pena cercare.

    Da un punto di vista puramente formale devo dire che quest’opera è riuscita a spaccare a metà la mia opinione come poche altre hanno fatto: da una parte trovo che il progetto in sé sia potente e credo che l’autore abbia fatto benissimo a raccontare la propria storia; come si suol dire, per me l’idea “spacca” e ha davvero le carte per riuscire a catturare il lettore odierno, ormai annoiato quasi da tutto.

    Inoltre, come immagino si sia capito da quanto ho scritto, ho apprezzato tanto l’importanza dell’aspetto psicologico nel racconto. Il protagonista non dà mai l’impressione (almeno a me) di essere insensibile o stronzo, sebbene spesso si trovi a usare le sue partner solo per ottenere da loro piacere sessuale: Paolo trasmette sempre un sentore di innocenza, in fondo in fondo, e di desiderio di sincerità. Chiaramente le donne da lui incontrate in questo frangente la penseranno in modo diverso, però da lettrice esterna è questo il colore che ho intravisto nel protagonista e bravo che l’autore sia stato bravo a costruire così il suo personaggio.

    Forse un difettuccio dell’opera è a mio parere lo stile della scrittura, anche se rimane appunto una mia opinione personale perché molti lettori l’hanno invece apprezzato. Penso che Paul Emme abbia il potenziale per diventare uno scrittore, ma sia ancora un pochino acerbo.

    Ovvio, in un romanzo autobiografico la spontaneità è necessaria e sono più che disposta a rinunciare a una prosa elegante per avere più “verità”: vi dico solo che ho letto decine di volte “Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino” Christiane F., un libro che risulta crudo come un pugno nello stomaco anche grazie alla voce grezza, non edulcorata dell’autrice. Tuttavia mi permetto di consigliare a Paul di continuare a scrivere per acquisire uno stile più incisivo ed esperto, perché con un pizzico di esperienza in più il suo romanzo potrebbe essere ancora migliore.

    Per esempio ho trovato le descrizioni delle scene erotiche un pochino meccaniche, cosa che mi ha reso difficile immedesimarmi nel protagonista e provare il senso di adrenalina (diciamo così 😂) che un lettore potrebbe sperimentare mentre legge un brano sul sesso. Non intendo dire che dovessero esserci descrizioni romantiche o emozionali perché il senso della storia è tutt’altro, però ci sono racconti erotici che mi catturano e racconti erotici che invece si limitano a darmi il resoconto di ciò che accade nella scena, e forse alle descrizioni di Sesso e vodka a colazione manca ancora quel quid che manda il cervello in tilt. Ma non significa che con un poco di pratica non possa arrivare 😉

    Anche le scene di valore emotivo (per esempio quella in cui Paolo si confronta con il padre o quella in cui insieme alla psicologa arriva a capire quale sia la chiave del suo problema) potrebbero avere ancora più mordente se scritte da una penna più affilata, e la mia speranza è veramente che Paul non si fermi dopo avere raccontato la storia della sua vita ma decida di continuare a scrivere per tirare fuori le sue vere potenzialità 😊

    Naturalmente si tratta di un commento puramente personale e soggettivo, non universale: la capacità di provare emozioni o pulsioni di fronte a un’opera di fantasia varia da persona a persona e non ha sempre a che vedere con il talento del creatore. Quindi prendete le mie parole per quello che sono 😊

    Nell’insieme do al libro un giudizio positivo, perché per me un contenuto intenso sopperisce sempre o quasi sempre a una prosa non eccezionale, e poi perchè si tratta appunto di un’autobiografia e uno stile naif può in effetti essere prova della veridicità della narrazione. Per certi versi ho apprezzato questo romanzo davvero tanto, perché la complessità psicologica del protagonista mescolata al tono trasgressivo degli eventi crea un effetto fantastico, a tratti oserei dire quasi poetico. E sono certa che in futuro Paul saprà fare anche di meglio 😊

  11. Andrea Mirabile

    “Narghilè al mirtillo nero” narra la storia di Paul, un giovane ragazzo che nel tempo ha sviluppato una dipendenza dal sesso e dall’alcool. Ripercorrendo i passi del protagonista, è possibile rendersi conto di come qualsiasi forma di addiction (dipendenza) si sviluppi a partire da un nucleo di sofferenza di fondo, il quale spinge a cercare nuovi modi per allontanare un malessere interiore che, se non elaborato, non trova altro modo di esprimersi.

    Grazie all’aiuto di una terapia psicologica, Paul si rende conto che ciò che nel tempo lo ha spinto a cercare ricorrentemente rapporti sessuali è stata la sua brusca relazione con il padre, il quale gli ha riserbato innumerevoli sfuriate che hanno avuto un forte impatto negativo sulla sua autostima. Tutto questo si è tradotto in una ricerca continua e sistematica di sesso che potesse allontanare per un po’ l’ansia e l’angoscia provate dal protagonista.

    Paul scoprirà che il sesso ha, per lui, il potere di alleviare le sofferenze che lo affliggono, risanando un’autostima compromessa a causa del padre. Ogni rapporto erotico rappresenta non solo una conquista, ma anche “una parentesi provvisoria e bellissima dentro una vita scombinata”.

    In realtà, sono molti i giovani che potrebbero rispecchiarsi in Paul, non soltanto uomini, soprattutto nella nostra società: si ricorre spesso all’abuso di alcool e di altre sostanze che possano rendere più sopportabile una difficile esistenza.

    Il narratore, nonché protagonista, è alla ricerca di una propria indipendenza e di un riscatto che possa significare un’importante conquista per la propria identità. Il libro, infatti, sfiora una tematica fondamentale e connessa al mondo del lavoro e alle difficoltà che inevitabilmente si incontrano nel mollare un impiego che non dà soddisfazioni per inseguire un sogno che possa nobilitare il proprio animo.

    Un’altra importante questione si lega alla facilità con cui oggi diversi giovani scindono amore e sesso, vivendo due vite diverse che non si contrappongono, poiché conferiscono sensazioni differenti: da un lato abbiamo la ricerca di un partner stabile che possa conferire sicurezza e supporto, mentre dall’altro vi è la spasmodica caccia ai rapporti sessuali che possano fornire gratificazione e rinforzare la propria autostima.

    Ammiro moltissimo la capacità che ha avuto l’autore di trattare queste e molte altre tematiche significative, raccontando la sua storia senza filtri e riportando minuziosamente tutti i particolari importanti che hanno caratterizzato le sue esperienze.
    @psicolettore

  12. Giovanni Cillo

    Il libro “Narghilè al mirtillo nero” narra la storia di un ragazzo che – come un iceberg – mostra agli altri tutte le sue conquiste del gentil sesso, celando però ai più, le sue insicurezze nate dal rapporto con il padre.
    Piacevolmente sorpreso che il tema principale del libro ruoti attorno al rapporto padre/figlio e non sul sesso.
    Per quanto riguarda quest’ultiml, non esistono tabú, l’autore cerca di toccare i temi più spigolosi legati alla sessualità.
    La lettura è abbastanza scorrevole e appassiona il lettore.
    PIACEVOLMENTE SORPRESO

  13. Valerio

    Ammiro il coraggio dell’autore di mettere nero su bianco la sua vita raccontando anche i dettagli più intimi.. la storia è piena di scene di s** esplicito ma si legge anche tutto il dramma interiore che vive il protagonista. Un libro che mi ha colpito e che ho letto in brevissimo tempo e che se ben pubblicizzato secondo me può ottenere un gran successo. In bocca al lupo Paolo Murano!

  14. Lorena Racioppi

    UN LIBRO DOVE L’AUTORE NN SOLO METTE A NUDO IL SUO CORPO MA METTE SOPRATTUTTO A NUDO LA SUA ANIMA!!
    I miei complimenti a Paul x essersi messo completamente a nudo raccontando con molta sincerità un periodo molto intimo e delicato della sua vita!Purtroppo in una società come la nostra,ancora molto retrogada, dove il sesso e le altre dipendenze sono x molti ancora argomenti tabù,nn è semplice aprirsi e confrontarsi senza la paura di essere giudicati…ma Paul è stato molto coraggioso a raccontare le sue debolezze e soprattutto ad affrontarle!Un romanzo molto molto profondo…da cui traspare un’anima complessa ma ke ha tanto da dare e da ricevere…un’esplosione di emozioni e di sentimenti…insomma un romanzo ke va
    assolutamente letto!

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