Le streghe di Mamrot

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15,00

Titolo: Le streghe di Mamrot

Autore: Maria Comino

Formato: 15×21

Pagine: 278

Collana: Grifoni

Editor: Michela Ippolito

Direttore scientifico: Loris Fabrizi

Cover Graphics: Ra_CoverBook

1^ Edizione marzo 2024

Età di lettura consigliata 16+

Descrizione

Le streghe di Mamrot

di

Maria Comino

 

 

 

Una cometa che attraversa il cielo, un’eclissi di sole e la nascita di sette bambine, quando crescono sono accusate di stregoneria e condannate al rogo.

Stringono un patto con Mamrot il demone.

Il contratto che hanno firmato garantisce seicento anni d’immortalità, Mamrot ha sempre fame di anime corrotte dai vizi capitali, il loro compito è soddisfare i suoi desideri.

In un’atmosfera carica di suspense, l’autrice esplora la follia delle persecuzioni, la forza corrotta dei vizi capitali e la fragilità di creature tanto feroci quanto vulnerabili.

Una storia avvincente che attraversa i secoli, portando il lettore in un viaggio oscuro e affascinante, tra antiche maledizioni e desideri di normalità.

2 recensioni per Le streghe di Mamrot

  1. Roberta

    Oggi voglio parlarvi dell’ultimo lavoro di Maria Caterina Comino, Le streghe di Mamrot, libro che si va ad aggiungere alla sua già ricca produzione. Le streghe di Mamrot è un libro decisamente noir, genere tanto amato dalla nostra autrice. Siamo in Pieno Medio Evo, in un paesino dell’entroterra spagnolo. In una notte molto particolare, sotto lo sguardo vigile di una strana cometa, vengono al mondo, quasi simultaneamente, sette bambine, che cresceranno insieme, unite in uno splendido rapporto fraterno. Una volta grandi diventeranno tutte belle donne e, ancora una volta nello stesso momento, prenderanno marito. Anche i loro uomini sono molto belli, con attività lavorative più che floride. Tutto questo però scatenerà l’invidia, la maldicenza e la cattiveria degli abitanti del paese, che le denunceranno alle autorità come adoratrici di Satana. Siamo in un’epoca oscura, dove la falce della Santa Inquisizione miete un numero spropositato di vittime, soprattutto donne. Le nostre sette amiche verranno imprigionate e subiranno ogni genere di violenza, fisica e psicologica, nel tentativo di strappare loro l’ammissione di essere streghe. La verità non interessa a nessuno, tanto è già stato deciso che qualunque cosa loro dicano, saranno comunque condannate al rogo. Vistesi perse, la notte prima dell’esecuzione le sette ragazze faranno qualcosa che mai in vita loro avrebbero pensato di fare: invocano Mamrot, uno dei servi del Demonio, e gli promettono obbedienza in cambio del suo aiuto. E lui le trasformerà in vere streghe, donando loro una sorta di immortalità per più di seicento anni. Ma questo ha un prezzo: dovranno sacrificare sul suo oscuro altare quante più vittime possibili. E loro lo faranno, gli procureranno decine di migliaia di anime, non prima di averle corrotte con i sette vizi capitali che ognuna di loro incarna: Lussuria, Gola, Invidia, Superbia, Avarizia, Accidia e Ira. Ci sarà mai qualcuno nel corso dei secoli in grado di ostacolarle, se non di fermarle? Leggete, gente, leggete… è un consiglio spassionato che vi faccio. E ora veniamo a ciò che è nascosto fra le righe, ai suoi significati. Oggi come ieri, come sempre, la bellezza, la felicità e la fortuna degli altri, soprattutto delle donne, è causa scatenante di invidia e cattiveria. Da sempre viene insegnato che le streghe sono cattive ed è giusto ucciderle, anzi giustiziarle. Ma che dire di chi fa di loro delle streghe? Di chi le porta alla disperazione tirando fuori il peggio di loro stesse? Che dire di chi le denuncia, giudica e condanna per peccati che sono lo specchio dei propri? Oggi le donne non vengono più chiamate streghe e non vengono più arse vive sul rogo, ma vengono ancora violate e torturate, nel corpo e nell’anima, vengono esposte alla gogna mediatica del web, diventano vittime di femminicidio, in una catena di violenze che sembra non avere mai fine. Un romanzo questo di Maria Caterina che fa sì passare una manciata di ore spensierate, ma che induce anche a profonde riflessioni.

  2. Daniela Zaghini

    LE STREGHE DI MAMROT
    Di Maria Caterina Comino
    Come nel libro precedente Maria Caterina Comino ci porta indietro nel tempo e ci fa incontrare le streghe. Sette bellissime fanciulle, vissute nel XV secolo, che suscitano gelosie e invidie e per questo verranno ingiustamente accusate di stregoneria e dopo processi sommari e false testimonianze, verranno giustiziate. E così scopriamo che non è la stregoneria la forza malefica più forte, ma l’invidia, la gelosia, la calunnia o la semplice diceria.
    A ben pensarci, oggi come allora è ben difficile annullare voci fatte circolare per il gusto di sminuire chi pensiamo sia più fortunato di noi e se così è, probabilmente c’è sotto qualcosa di losco.
    Ho ritrovato in questo libro molta cattiveria che purtroppo anche al giorno d’oggi vedo circolare liberamente.
    Un’altra riflessione che mi riconduce al presente è il rendermi conto come a volte, siano proprio le donne, le prime a puntare il dito contro altre donne. Non voglio assolutamente farne una questione di genere, ma il pettegolezzo può fare male, molto male, può insinuare il dubbio e questo è un seme che germoglia e cresce velocemente e che diventa ben presto difficile da estirpare.
    Ritornando al libro, ecco giustificato allora il fatto che queste sette ragazze, rappresentino i sette vizi capitali. Ciò che ha causato la loro condanna, diventa arma per combattere e sopravvivere nel mondo.
    Il male, però, non è una veste che ti puoi togliere o indossare a tuo piacere e così dopo averne assunto la forza e l’energia a nulla servirà cercare di presentarsi al mondo in una veste corretta e disponibile, cercare un lavoro o un legame affettivo duraturo. Questa è la loro vera condanna, pesante forse più del rogo a cui più volte sono state condannate nel corso dei secoli.
    Una vita, o meglio più vite vissute nel corso di 600 anni. Passando da una nazione all’altra, da un continente all’altro, rimanendo sempre belle, giovani e attraenti.
    Apparentemente una vita dove tutto è a loro disposizione, non manca a loro nulla, agiatezza economica, ristoranti e alberghi di lusso nel momento che lo desiderano eppure anche loro scopriranno che non possono avere tutto.
    Che cosa manca loro? Non è giusto che ve lo dica io in queste righe, il libro va letto. Bisogna, soprattutto, soffrire con loro ed accorgersi che se dal legame affettivo che hanno instaurato tra di loro, trovano una certa forma di felicità e benessere interiore, questo non sembra essere sempre prioritario, né tanto meno sufficiente.
    Che cosa cercano? Che cosa vogliono? Queste sono domande che possono suggerire mille risposte diverse, e proprio per questo ognuno potrà pensare le proprie risposte ed andare poi a verificarle leggendo questo libro che sicuramente, come è successo a me, offrirà ad ognuno parecchi spunti di riflessione.

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