Descrizione
UN PETTIROSSO NELLA TEMPESTA Soffio nel vento – Vol I
di
Beatrice Camerin
L’Eko è la manifestazione del proprio Io più profondo. Tutti hanno il potenziale per svilupparlo, ma farlo non è cosa comune.
L’Eko è un’abilità unica che si esprime sul corpo tramite l’impronta, un marchio in rilievo unico e peculiare, simile a un tatuaggio.
Nel regno di Holmer i possessori di Eko vengono perseguitati e condannati a morte.
Adras vive ad Alba, un villaggio segreto di Ekati, i possessori di Eko, nascosto nella foresta di Marza.
Robin viaggia con suo zio Rafael e, con l’identità segreta di Skrye, difende gli Ekati perseguitati dalla Milizia della regina.
Le loro vite si intrecciano quando Adras interviene per aiutare Skrye, ma nel farlo egli perde il controllo del suo Eko d’aria.
È l’inizio della fine. Il cambiamento è alle porte.
Una storia epica, forte e delicata come il volo di un pettirosso tra i fulmini, nella quale essere diversi è al contempo onore e paura.
Beps –
Una penna è davvero speciale!
Questo libro mi ha rapito, a partire dal worldbuilding ben curato.
L’autrice ci propone un mondo dove ogni individuo può sviluppare un potere (chiamato Eko), e ognuno sviluppa un’abilità diversa, in base alla personalità. Il territorio più grande è occupato dal regno di Holmer, governato dalla regina Rea e dalla sua perfida milizia, determinata ad eliminare ogni ekate. Gli ekati, infatti, vengono considerati delle minacce alla sicurezza del regno stesso. È qui si svolgono le vicende. Adras è un ventunenne che vive nel misterioso villaggio di Alba, nascosta nella foresta di Marza. È facile immedesimarsi in lui, diviso tra la volontà di migliorarsi e il freno provocato dalla paura di fallire. Il suo Eko è la capacità di controllare il vento, ma fin dai primi capitoli è chiaro che il controllo sul suo potere è proprio ciò che gli manca.
Robin è un eroina: con l’identità di Skrye, gira per il regno nel tentativo di salvare gli ekati dalla milizia. Forte e ironica, ha la capacità di generare fulmini.
Non mancano i colpi di scena.
Non si tratta di un’avventura, ma di una lotta tra ciò che è bene e ciò che è male. “Per ciò che è giusto” è il motto della milizia, eppure, dalla prospettiva opposta quello che fanno è tutto fuorché giusto.
Questo libro mi ha portato a chiedermi quando è giusto e necessario mettere in discussione le regole.
Impressionante è anche il contatto con la natura, che si vive pagina dopo pagina, immersi in distese d’alberi, tra fiumi, cascate e animali.
Anche la copertina è stupenda, per non parlare della mappa (non presente nella versione amazon).
Consiglio vivamente!
Voglio il seguito!