Descrizione
Salute e Sanità in parole semplici
di
Autori Vari
a cura di Agnese Bosco
Questa tematica coinvolge direttamente o indirettamente ognuno di noi, tutti abbiamo una storia legata alla “Salute e Sanità” da raccontare. Abbiamo raccolto in questa antologia tanti racconti diversi con un denominatore comune: la vita.
dall’introduzione di Agnese Bosco
isabella –
Lasciare una recensione a questa antologia non è un’impresa facile.
Allora ho deciso di estrapolare, solo dai racconti, dei frammenti, piccole
tracce, minuscoli indizi, ma di una profondità senza fine
***Accettare la gente che cerca imbarazzata le parole giuste per salutare tuo figlio mentre nei loro occhi tu leggi un’unica parola, sussurrata appena giri le spalle:”poverino”.
***Devi passare oltre, quel periodo è concluso. Ora sei uguale agli altri, come desideravi. Ricordatelo!
***Nel tempo sospeso del pronto soccorso le ore si dilatano come una gomma da masticare vecchia.
***sto seduta sulla mia sedia dura, il simbolo del mio castigo cattivo.
***che hanno sotituito organizzare, pianificre, sognare, progettare.
***Come ho fatto con tua madre, le tue zie, e le tue cugine e tua sorella prima di te. Non sono ferrata in materia, ma ci sono cose che colgo nonostante la mia ignoranza.
***nonostante la malattia, mi sento una privilegiata perché, comunque, ci sono angeli disposti ad aiutarti.
***Io non ho padrone, vendo quando voglio senza dovere rendicondare ad alcuno, sono un uomo libero. Tu, invece…
***perchè io con te, bambino autistico, ho trovato la vita.
***piano piano ha lasciato a terra un briciolo di cervello, un briciolo di autonomia, un briciolo di vita, un briciolo di te.
***Se sentite uno zoccolo non pensate alle zebre, ma ai cavalli perché le zebre sono rare.
***ho bisogno che qualcuno l’aiuti a combattere i suoi mostri, le faccia capire che il cibo non è il nemico.
***quando combatti con la nausea che sarà la tua compagna di ogni giorno
***oltre il tempo e lo spazio, ti sei ritrovata, e io riesco finalmente a riconoscerti.
***sono gli assaltatori, contro la morte. Non ti lasciano un attimo solo, ogni cinque minuti viene qualcuno a farti qualche cosa, fosse anche solo una carezza e un controllo.
***il sorriso dipinto sul volto non ammetteva deroghe
***Per una visita con il Servizio Sanitario il tuo tempo d’attesa è pari all’espiazione di un peccato dantesco.
***la disabilità toglie, improvvisamente, anche l’umanità di chi la vede, la ascolta e la giudica.
Sono solo alcune frasi. Tante minucole lacrime, di gioia e disperazione che si legano fino a formare una collana.