Descrizione
Nostalgia delle stelle
di
Viviana Ventisette
La poesia , in genere, si nutre di mancanze. Si scrivono poesie perché avvertiamo in noi un vuoto che solo con i versi riusciamo, in parte, a colmare.
I temi principali che hanno ispirato i versi di questa raccolta sono il sogno e l’amore. Il sogno inteso, non solo come attività onirica ma anche come immaginazione, fantasia e aspirazione. Il confine tra realtà e sogno è spesso labile per chi scrive, e lo è soprattutto per chi scrive poesie.
Anche l’amore, come il sogno, é spesso per il poeta fonte di ispirazione, e non è quasi mai un amore razionale, collocabile in una dimensione reale, al contrario è forza creatrice e piena di contraddizioni. Scrivere poesie permette di fare viaggi interiori che un giorno portano in alto, tra le stelle, altre volte, invece, fanno precipitare in abissi di sconforto.
Il titolo della raccolta: Nostalgia delle stelle, vuole farci riflettere sull’importanza che le stelle hanno sempre rappresentato per l’umanità.
Le stelle ci ricordano i desideri, quelli che esprimiamo quando vediamo una stella cadente. Il verbo con-sider-are significa guardare le stelle insieme a qualcuno.
Sembra che la vita sulla terra sia stata portata dalle stelle. Si dice che il nostro destino sia scritto nelle stelle. Le stelle sono state, nel passato, la guida dei viandanti. L’uomo moderno ha smesso di guardare le stelle, è diventato “scon-sider-ato, ha perso, nello stesso tempo, la capacità di sognare, la poesia ha la pretesa di ridare a chi la legge, questa capacità, e di provare nostalgia per un “altrove” nel quale potremo addentrarci solo se saremo capaci di volare.
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