Descrizione
Non ci sono montagne
abbastanza alte
DI
Fabio Scarselletta
Un ragazzo poco più che ventenne, Emanuele, vive in una
borgata nella zona est di Roma. Ha la sua vita, i suoi amici,
il suo amore difficile. Gioca a football americano, e proprio
questo sport lo metterà di fronte a una sfida pressoché
impossibile: riuscire a giocare in una squadra professionistica
negli Stati Uniti, la NFL.
Il sogno di Emanuele, che abbiamo già conosciuto nel
romanzo “Ai giochi addio”, lo porterà in Arizona e in Messico,
in una delle città di confine più pericolose al mondo.
Emanuele dovrà trovare la sua strada tra tante difficoltà,
crescendo come uomo e come sportivo.
Serena Scipioni –
Ottimo esempio di narrativa contemporanea, “Non ci sono montagne abbastanza alte” presenta i primi passi nella vita adulta di un giovane romano di borgata, Emanuele, giocatore di football americano. La passione per lo sport e l’allettante prospettiva di una carriera da professionista negli Stati Uniti metteranno il ragazzo su un aereo per l’America, pronto a realizzare i suoi sogni. Tra gli amori, la famiglia rimasta a Roma, i nuovi amici, le difficoltà di vivere in città pericolose e le partite di campionato, descritte nei minimi tecnicismi, il lettore vede crescere e maturare Emanuele, in una prosa incalzante e sicura. Consigliato!
Paola –
Il seguito del libro “Ai giochi addio” ci porta fuori dall’Italia, si susseguono diverse emozioni: rabbia, gioia, tristezza per giungere poi ad un inaspettato finale. Colpisce l’empatia del protagonista che non si sottraee mai dal dare il suo aiuto in ogni situazione. Lettura consigliata per tutta la famiglia per sottolineare quanto i giovani, quando hanno un sogno, lottano per raggiungerlo.
Simona –
“Non ci sono montagne abbastanza alte” è un buon libro che coinvolge tanto il lettore, sia per le dinamiche raccontate, che per i dialoghi, molto spontanei. Spontaneo è l’intero romanzo ed è questa caratteristica la cosa che più mi ha colpita. Le vicende ruotano intorno al personaggio di Emanuele, un giovane romano con la passione per il football americano. Sarà proprio questo sport che, più volte, metterà il protagonista davanti a delle scelte importanti. Emanuele è un ragazzo istintivo, che molto spesso si fa guidare dagli eventi, ma è anche un puro, dal cuore buono. È un personaggio con cui subito si riesce a entrare in empatia. Di Fabio Scarselletta avevo letto già “Ai giochi addio” e mi era piaciuto, quindi ero curiosa di leggere il suo secondo romanzo e presto leggerò anche il terzo.