Descrizione
Il “Maledetto” e i Cavalieri di
Carterus
di
Alessandro di Fiore
Nell’antico regno di Carterus si intrecciano due storie
apparentemente scollegate tra loro. Una riguarda un
gruppo di giovani cavalieri, impegnati per conto del loro
re in una missione piena di pericoli ed imprevisti, il cui
scopo finale è molto diverso da quello che credono.
L’altra è incentrata su un giovane “maledetto”, che non
può morire, non prova dolore e l’unico sentimento che
conosce è la rabbia. Anch’egli impegnato in una missione,
derivante da una promessa fatta anni prima, che perseguirà
eliminando senza pietà ogni ostacolo, umano e
non, che si pone sul suo cammino.
Sia il giovane “maledetto” che il gruppo di prodi cavalieri
hanno il proprio cammino da percorrere, ma tra mostri
deformi e curiose creature, fiori bellissimi e presunta
magia, questi finiranno con l’intrecciarsi in un unico
viaggio, dai risvolti inaspettati, cupi e raramente felici.
Rubino Alfieri –
Direi scioccante. Ho appena letto l’ultima pagina di questo bel librone fantasy e non ho parole. Però, partiamo dall’inizio.
Ambientazione medievale, si dà il via a due storie parallele, da una parte un uomo misterioso accompagnato da una gatta, si presenta uccidendo un locandiere, in modo atroce.
Dall’altra parte abbiamo un re che affida ad un gruppi di cavalieri il compito di scortare una prigioniera in una chiesa.
Ora, durante questo viaggio scopriamo un po’ di più su questi protagonisti, delle valchiriche scarlatte, degli stregoni di Ishnarot, ci saranno incontri con goblin e mostri raccapriccianti ma una domanda mi ha tartassato per tutto il tempo.
Se lo scopo dei cavalieri è ben noto, resta un mistero quello dell’uomo misterioso che prenderà il nome di Moloch, costantemente affiancato da questa gatta che protegge ad ogni costo. Intanto anche lui farà i suoi incontri/scontri con esseri umani e non.
Non mancheranno in entrambi le parti, i tradimenti e le rivelazioni ma l’epilogo di questo fantasy è veramente assurdo. Non potrei definirlo altrimenti perché, come si dice, tutti i nodi vengono al pettine e se volete farvi coinvolgere, stupire ma sì, anche inorridire, questo libro fa per voi.
Un complimento all’autore Alessandro Di Fiore per esser entrato nel mondo della letteratura con un fantasy davvero notevole.