Descrizione
Il diario di pandora
o la storia di Ooljee
di
Cristina Cappellari
Pandora Jorgensen, una ragazza diciassettenne di origini danesi, trova
nella biblioteca di famiglia le memorie di sua madre Isabella, che anni
prima trascorse un periodo nella riserva Navajo (o Diné) del Canyon de Chelly in Arizona, subito dopo la fine della Lunga Marcia del 1868.
Attraverso “Il Diario di Pandora”, la ragazza inizia a porsi dei quesiti sulla vita della madre e inconsapevolmente produce dei dubbi involontari su sé stessa, sulla sua famiglia, su suo padre e sulle sue amicizie. Mossa dalla curiosità di conoscere i motivi che spinsero Isabella a fuggire da Santa Fé nel 1869, Pandora decide di uscire dal guscio di ragazza per bene guidata dalla smania di provare nuove emozioni, e finisce per cedere alle avances di Oscar Grant, il suo precettore personale, che si rivelerà la chiave della fuga di Pandora da un matrimonio combinato dalla zia tiranna.
Senza pensare troppo alle conseguenze, Pandora si imbarca segretamente in un viaggio fino a raggiungere la riserva dei Navajo attraverso il deserto dell’Arizona, dove alcuni incontri la salveranno e le cambieranno l’esistenza. Uno di questi, Brian, l’aiuterà ad arrivare al Canyon de Chelly, dove Pandora si dovrà scontrare con alcune realtà alle quali non era assolutamente preparata.
Il rituale di Kinaaldá e le cure di Shiye, l’uomo medicina, risulteranno benefiche per la psiche della ragazza, che oltre a cercare risposte sulla madre, cerca tra i nativi anche il suo padre biologico. La lettura del “Diario di Pandora” la accompagna per ventotto giorni, la durata del ciclo lunare e di quello mestruale. I giorni trascorsi con i Nativi e i loro rituali restituiranno a Pandora il senso del suo nome, la fiducia nei processi di vita e le risposte al suo passato.
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