Descrizione
Ti porto via con me
di
Rossella Carrara
Primi anni ottanta. La vita di Sara, dieci anni, viene sconvolta
dalla morte dell’adorata nonna Teresa e dal successivo riacutizzarsi
della malattia mentale della madre Maria. Per la bambina
comincia così un’escalation di violenza fisica e verbale, alternata
a momenti di apparente ritorno alla normalità. Maria, infatti,
trascorre gran parte delle giornate in balia delle sue ossessioni,
alternate a momenti di depressione profonda o di rabbia incontrollata.
Sara, per non soccombere, è costretta ad assecondare le
manie della madre e a rendersi il più possibile invisibile ai suoi
occhi. Sogno e realtà cominciano quindi a confondersi nella
mente della bambina e solo la lettura, la musica e l’amore
dell’adorata maestra Giovanna le daranno un minimo di conforto
e l’aiuteranno ad affrontare i momenti peggiori, fino ad arrivare
all’inaspettato epilogo. L’autrice con questo thriller psicologico
conduce per mano il lettore in un viaggio altalenante
nelle emozioni più profonde e destabilizzanti, non mancando al
contempo di denunciare lo stigma che, oggi come allora, caratterizza
la malattia mentale.
Federica Accorsi (proprietario verificato) –
Che dire… Ben scritto, fluido, ti entra dentro e non puoi smettere di leggerlo perché la voglia di abbracciare Sara e di metterla al sicuro ti coinvolge pagina dopo pagina. Commovente il rapporto madre-figlia nonostante sia un rapporto molto malato. Lo consiglio.
Liliana Ghilardi –
Libro molto interessante di facile lettura e coinvolgente, dal punto di vista umano mi ha commosso parecchio. Lo consiglio caldamente
Stella –
Dico solo che, ho iniziato la lettura di questo libro, e non sono riuscita a posarlo un attimo. Questo può fare capire, quanto ti coinvolga la narrazione di questa ” Storia di vita “. Consiglio di leggerlo….e di riflettere…
Ilaria Mascheroni –
Si legge tutto d’un fiato! Coinvolgente, rende molto bene le sensazioni provate dalla protagonista. Qualche lacrima è scesa…
Elena Ghilardi (proprietario verificato) –
Anche io letto tutto d’un fiato…. Ci si immedesima nella piccola Sara e si sentono le sue emozioni, le sue paure e le sue ansie…ti fa vivere la situazione come fosse reale .povera piccola…un pensiero a tutte le Sara….e alle famiglie con queste problematiche.
azzurra –
ho appena finito il libro, é a dir poco fantastico, essendo un libro che parla di questa malattia che non ho mai provato sono riuscita diciamo ad immedesimarmi perfettamente nel personaggio, il libro é scritto veramente bene, questa mattina ho iniziato a leggerlo, prima mi sono accorta che ero a pagina 30, ho ricominciato e non sono riuscita a smettere di leggerlo, é molto molto fluido e faccio i complimenti all autrice!
antonellaghilardi64 (proprietario verificato) –
Un libro che regala momenti di autentica commozione. Ma non solo… la piccola Sara, protagonista della vicenda, non manca di autoironia, che, seppur nel dramma della vicenda, riesce a rubarti un sorriso. La scrittrice racconta con estrema chiarezza le insicurezze dell’infanzia di Sara, rese ancora più difficili da superare per via della malattia della madre Maria, peggiorata dopo la perdita della cara nonna Teresa. Anche l’inatteso finale, lascia al lettore la voglia di meglio comprendere i “Silenzi Infiniti” di tutte le piccole Sara e di ogni mamma Maria che ci capita o ci capiterà di incontrare sul nostro cammino, affinché il dolore non si trasformi prima in rabbia e poi in odio. “Ti porto via con me”, è la storia di un amore rinchiuso fra muri difficili da abbattere.
Giovanna Zambianchi –
Questo libro mi è stato regalato.
Iniziata la lettura e’ trascinante e coinvolgente a tal punto da non poter mettere di leggere.Scrittura fluida e magnetica.Per chi come me non ha conoscenza delle malattie mentali ti porta a forti riflessioni.Un libro da consigliare a tutti perché ti resta dentro!