Descrizione
La vittoria del cuore
di
Liliana Zecchinato
Lara è un’adolescente che vive in provincia di Torino. Rimasta incinta, con
l’appoggio di Giglio (la madre) e Stefano (il patrigno), decide di portare
avanti la gravidanza, nonostante i problemi che una scelta simile comporterà
per il suo futuro.
Tutto procede normalmente, fino a che nella loro vita entrano, sconvolgendo
i loro equilibri, un’assistente sociale (Merigio) e un’educatrice (Costanzi)
le quali, per motivi alla famiglia sconosciuti, cercano con ogni mezzo possibile di allontanare la ragazza, ancora gravida, dalla famiglia di origine.
La vicenda si addentra in quella parte corrotta del sistema, dove trovano
conforto gli allontanamenti troppo facili e ingiusti dei minori di cui si sente tanto parlare, rivelando l’intreccio oscuro che si può celare dietro gli affidi e le comunità.
Attraverso Facebook e internet, Giglio (la mamma) riesce ad entrare in contatto con alcune associazioni e affini che le aprono gli occhi su questa grossa piaga sociale.
A questo punto decide di non soccombere e intraprende una lunga e dolorosa
battaglia, aiutata dal compagno e da un’amica, fino ad impedire che le portino via la figlia e la nipotina, nata nel frattempo.
Liliana Pasqualino (proprietario verificato) –
Merita la lettura, una storia vera che aiuta a comprendere il dramma che hanno vissuto molte famiglie a causa di operatori Istituzionali che con gravi pregiudizi distruggono le vite di tanti bambini, la storia di questa nonna e la sua famiglia fa comprendere che essere in una condizione di povertà sia per le Istituzioni una grave colpa e non un disagio a cui oggi si è sottoposti grazie alle politiche da loro adottate, non si aiutata ma si infierisce se hai dei minori a carico.
L’ amore non sempre vince, ma vale combattere e tentare sempre per esso sopratutto quando ti si vuole togliere il cuore. ( a me lo hanno tolto)
Liliana grazie per questo tuo racconto che aiuterà altri genitori a non arrendersi mai.
Liliana Pasqualino (proprietario verificato) –
Merita la lettura, una storia comprendere il dramma che hanno vissuto molte famiglie a causa di operatori Istituzionali che con gravi pregiudizi distruggono le vite di tanti bambini, la storia di questa nonna e la sua famiglia fa comprendere che trovatsi in una condizione di povertà per le Istituzioni sia una grave colpa e non un disagio a cui oggi si è sottoposti grazie alle politiche da loro adottate, troppo spesso non si aiuta ma si infierisce se hai dei minori a carico.
L’ amore non sempre vince, ma vale combattere e tentare sempre per esso sopratutto quando ti si vuole togliere il cuore. ( a me lo hanno tolto)
Liliana grazie per questo tuo racconto che aiuterà altri genitori a non arrendersi mai.
Marzia –
L’autrice di “La vittoria del cuore” ci presenta un romanzo molto toccante e commovente.
Purtroppo è una storia vera vissuta in prima persona dalla stessa autrice e di storie, diciamo pure assurde, come queste ne sono successe e ne succederanno ancora.
La lettura è molto scorrevole, le parole sono semplici ma di grande effetto e suscitano parecchie emozioni diverse e contrastanti come la rabbia e il pianto, la gioia e il dolore, la voglia e la forza di lottare fino in fondo anche quando tutto sembra andare per il peggio, che rendono il libro bello e “brutto” nello stesso tempo.
In questo momento mi vengono in mente un sacco di domande molte delle quali non avranno mai una risposta logica.
Ma “i sociali” non dovrebbero aiutare le persone e le famiglie in difficoltà?
Ma come si fa a portare via i bambini dalle loro famiglie di origine senza un vero motivo, senza un vero perché e a sua volta affidarli ad una famiglia adottiva?
Come posso avere il coraggio di mettere mio figlio/a in una comunità quando so che dovrebbe stare con me e la sua famiglia?
Ma come si fa ad essere così cattivi soprattutto quando si tratta di bambini?
Questa è una vera e propria crudeltà.
Ci vuole proprio un bel coraggio a cercare con qualsiasi mezzo di mettere i genitori contro i figli mettendo loro parole in bocca che in realtà non hanno detto e non hanno nemmeno pensato.
L’autrice vuole farci capire quale sia il suo stato d’animo, ma non è per niente facile mettersi nei suoi panni, e quanto subdolo ed esteso sia questo problema, è come un cancro silente che penetra sempre di più, non lo senti ma può uccidere. Il marcio ormai è quasi ovunque ma per fortuna questo cancro non ha ancora invaso tutto. Quante bugie e quanta falsità possono essere racchiuse in poche righe, quelle parole che non ti aspetti, che quando le leggi ti trafiggono il cuore come una lama e ti uccidono dentro, e non sai perché, che cosa hai fatto di male, che cosa hai fatto di così brutto per meritarti una simile punizione. E’ una sensazione bruttissima essere innocenti e sentirsi sporchi, accorgersi pian piano che loro stavano distruggendo la tua famiglia e tante altre famiglie solo per soldi. Ti fanno sentire in colpa senza aver fatto niente di sbagliato, il dubbio ti assale, si insinua nella testa e porta pensieri e situazioni che non sei più in grado di sopportare ne mentalmente ne fisicamente finché alla fine crolli e loro hanno raggiunto i loro scopi, privandoti di una parte di te fino a farti credere di essere colpevole di non aver pensato al bene dei tuoi figli. La nostra protagonista affronta tutto ma sa che non è sola, ha una forza dentro e vuole trasmetterla e portare un po’ di speranza a tutte le persone che come lei stanno vivendo la sa stessa situazione. Dopo mille strade tortuose può piangere di gioia perché alla fine l’amore di una famiglia unita col cuore vince sempre.
Marzia