Descrizione
La terra di Osmon
di
Maria Chiarello Costa
illustrazioni:
Emiliano De Sanzo
La vita è come una lettera spedita senza un indirizzo preciso: non si sa che
giro farà, ma prima o poi tornerà al mittente. Ognuno di noi, come la lettera,
lungo il viaggio incontrerà altri, ma nessuno saprà mai davvero qual è il
nostro autentico contenuto. Così come noi non sapremo mai quello di chi
ci passerà accanto. Si potrà ipotizzare, ma spesso per molti l’ipotesi diventa
sentenza. Anche noi stessi non ci conosciamo davvero, ma credendo il
contrario finiamo per ingannarci. Come quando presumiamo di aver mille
talenti perché la fortuna ci assiste o pensiamo di non averne affatto perché
così vogliono farci credere.
Marion è una giovane sognatrice che, tormentata dall’assenza di talenti, si
pone domande. La considerazione che abbiamo di noi stessi è frutto del
valore che ci attribuiscono gli altri? Il mestiere che una persona esercita la
identifica con chi è realmente? La percezione dell’amore è frutto dei nostri
pregiudizi o di una realtà oggettiva? Soltanto precipitando dentro se stessa,
fin nel seminterrato dell’esistenza, Marion potrà cercare le risposte e l’amore.
Decisivi gli incontri con un saggio ed eccelso direttore depauperato del suo
ruolo, un botanico mitomane e masochista, un esploratore tarpato da edipiche
circostanze e una pittrice che disegna nelle pozzanghere. I destini di
questi personaggi, incrociandosi tra loro, danno vita a una storia attuale di
amore e di amicizia – dove nulla è come sembra e tutto è teatro – che sfocia
in una favola metaforica in cui la poesia resta l’invincibile luce. Quella che
da vita allo spettacolo finale da recitare sul palcoscenico di una vita disillusa
dagli inevitabili scoraggiamenti quotidiani.
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