Descrizione
Il cavaliere
senza morte
di
Mattia Campitiello
Remiriel è un cacciatore della città di Zemelia nel regno di Calan, un giorno decide di partire alla ricerca della leggendaria Volpe Dorata, un animale raro quanto misterioso.
L’incontro con la bestia rivelerà al mondo intero l’esistenza della magia e farà piombare su di lui una maledizione che lo porterà a essere in sospeso tra la vita e la morte.
L’unico modo per spazzarla sarà quello di aiutare proprio gli animali
a cui ha sempre dato la caccia.
Roberta Venturini (proprietario verificato) –
Specialmente in questi ultimi tempi il genere fantasy è molto inflazionato, ragion per cui scrivere un buon libro che sia originale e non una “fotocopia” di altri non è facile. Con “Il cavaliere senza morte” Mattia ci è riuscito benissimo.
E’ un bel libro, non solo scritto bene ma soprattutto scritto in maniera adeguata al pubblico giovane al quale presumo sia principalmente rivolto. Seppur si parli di magia lo si fa in un modo diverso, un modo che incuriosisce e affascina. Anche la classica lotta fra il bene e il male, immancabile in questo genere di racconti, è qui affrontata da un punto di vista molto particolare, decisamente fuori dalla solita routine. La storia è ricca di molti insegnamenti morali. Un esempio su tutti la frase: “non fare nulla quando si può aiutare qualcuno equivale ad essere complici del suo fallimento”. Splendida spiegazione “laica” del religioso peccato di omissione. Bello e di grande ispirazione l’inaspettato finale dove, nonostante il tradimento, la perdita del proprio sogno e dei progetti per il futuro, con il conseguente carico di dolore che tutto questo comporta, il protagonista trova un altro scopo, un altro motivo per continuare la sua lotta, per continuare a vivere… a vivere per gli altri.
Un libro al quale non manca proprio nulla e un autore al quale auguro di continuare a camminare sulla strada intrapresa, quella che gli darà successo e soprattutto tante soddisfazioni.