Il Boschetto Ricci – La memoria salvata – La dimora dei nobili Ricci e di Teodoro Ciccolini, pronipote di Manzoni e D’Azeglio

24,90

Lidia Appignanesi

Il Boschetto Ricci –

La memoria salvata

La dimora dei nobili Ricci e di

Teodoro Ciccolini, pronipote di

Manzoni e D’Azeglio

PAV Edizioni

Copyright 2023

Collana: Saggio

1^ Edizione: marzo 2023

ISBN: 979-12-5973-565-2

Foto in copertina: Villa Ciccolini

(già villa Ricci)

Disegni retro copertina: Villa del

Boschetto Ricci, fronte e retro –

Alessandro Appignanesi

Cover graphics: Claus Tamburini

Info:

pavedizioni1@gmail.com

pavedizioni.files@gmail.com

www.pavedizioni.it

Categoria:

Descrizione

Il Boschetto Ricci –

La memoria salvata

La dimora dei nobili Ricci e di

Teodoro Ciccolini, pronipote di

Manzoni e D’Azeglio

di

Lidia Appignanesi

“A circa sei chilometri da Macerata, andando in direzione di Tolentino, dove inizia la frazione di Sforzacosta, e subito dopo l’incrocio con la Carrareccia, sulla destra si eleva un amenissimo colle”.

Questa soleggiata altura, il Boschetto Ricci, fu, per molti secoli, proprietà della Nobile Famiglia Ricci, iniziata nel 1448 con Galasso di Antonio ed estinta, nel 1896, con l’ultimo discendente maschio, Matteo Ricci Petrocchini.

Matteo Ricci Petrocchini e Alessandrina D’Azeglio, figlia del grande statista, ebbero infatti solo due figlie femmine, Clotilde e Carolina, quest’ultima andò sposa a Claudio Sesto Ciccolini Silenzi e dall’unione nacquero Teodoro e Isabella.

Teodoro dei Marchesi Ciccolini (1885-1947), Commendatore di Giustizia del Sovrano Ordine di Malta, Combattente con Genova Cavalleria e decorato al Valore nella guerra 1915-18, visse e morì nella villa del Boschetto Ricci, ereditata dai suoi avi materni. Qui è sepolto, accanto ad alcuni dei suoi illustri avi, nella Chiesetta di Nostra Signora delle Misericordie, annessa alla dimora.

Il Marchese Teodoro, uomo di grandi qualità umane e imprenditoriali, non ha voluto che rimanessero testimonianze di sé dopo la sua morte e, così come sua sorella, ha disposto che fossero dati alle fiamme tutti i documenti e gli oggetti personali che lo riguardavano.

Le ultime testimoni del loro mondo e della loro vita, figlie del custode-giardiniere per sessanta quattro anni al Boschetto, hanno voluto ricomporre e raccontare i personali ricordi di fatti, luoghi e persone di questa nobile Famiglia, che hanno vissuto o di cui hanno sentito raccontare.

Il racconto autobiografico è stato integrato con ricerche bibliografiche per tracciare un quadro, seppur ridotto e incompleto, sia della storia della tenuta e della villa del Boschetto Ricci sia delle vicende della blasonata Famiglia e di alcuni suoi illustri rappresentanti dal 1600 al 1963.

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