Descrizione
FICHI D’INDIA
di
Carola De Giorgi
E se un giorno, per caso, durante il lockdown, un gruppetto di persone decidesse di sperimentare la scrittura a più mani su un misterioso sito trovato online?
Le regole sembrano semplici e l’operazione senza rischio: ciascuno sarà libero di inventare l’identità e le caratteristiche del proprio personaggio; gli sviluppi della trama, invece, verranno decisi, volta per volta, a maggioranza, con la supervisione di un essere bizzarro, ingaggiato apposta.
Ben presto, però, le cose si complicano.
Il supervisore comincia a fare domande in giro, carpisce confessioni, porta alla luce segreti. «Me l’avete lasciato fare, perché non sono nessuno, sono tutti», dirà, poi.
La vita entra nella storia e la storia prende la forma dei rimorsi, delle paure, dei desideri dei giocatori: una morte irrisolta di tanto tempo fa; un ragazzino con la sindrome di hikikomori; errori, insignificanti all’apparenza, poi divenuti ferite impossibili da guarire.
Il confine tra finzione e realtà si dissolve, e ciò che era nato come un gioco finisce col diventare una cosa molto ma molto seria da cui è impossibile tornare indietro.
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