Andate tutti sulla forca!

(12 recensioni dei clienti)

18,00

Tullio Guazzotti
Andate tutti sulla forca!
PAV Edizioni
Copyright 2022
Collana: Storie di vita
1^ Edizione: luglio 2022
ISBN: 979-12-5973-387-0
Illustrazione: Anna Guazzotti
Cover graphics: Claus Tamburini
Info:
pavedizioni1@gmail.com
pavedizioni.files@gmail.com
www.pavedizioni.it

Descrizione

Andate tutti sulla forca!

di

Tullio Guazzotti

Vero protagonista è il paese di Camerano Casasco, fulcro della
vita di tre generazioni della famiglia dell’Autore.
Nel racconto, che dopo una parentesi autobiografica prende le
mosse a fine ‘800, all’inizio tiene la scena la figura della nonna
Tina, con la sua forte personalità. Le si affianca poi il marito
Francesco, raro esempio di riscatto sociale, nato contadino ma
capace, grazie all’intelligenza e alla forza di volontà, di divenire
scienziato di fama mondiale. Figure profondamente novecentesche sono i loro figli, fra i quali Vittoria ‒ futura madre dell’Autore, giovane moderna in cerca di autonomia ‒ e Livio, pilota della
Regia Aeronautica che affronta in guerra rocambolesche avventure prendendo coscienza troppo tardi del grande inganno del
Regime. Infine, dal nulla appare Sergio, futuro padre dell’Autore,
personaggio affascinante e dal passato un po’ misterioso.
Strettamente intrecciata alle vicende famigliari incombe la Storia
con la Grande Guerra, la Spagnola, il biennio rosso, il ventennio
fascista, la Seconda Guerra Mondiale, la Resistenza con le sue
luci e ombre, la Liberazione.

12 recensioni per Andate tutti sulla forca!

  1. Anna Rinaldi

    Io capisco che un libro mi è piaciuto davvero se, quando lo finisco, resto dispiaciuta e poi per qualche giorno continuo a vivere un po’ in compagnia di quei personaggi. E’ proprio quello che mi è successo con “Andate tutti sulla forca!”, un romanzo che racconta molto bene, e senza eccedere mai nei toni, storie e storia, sorrisi e lacrime, quotidianità ed eccezionalità. Ho notato che è un’opera prima, quindi direi un ottimo debutto per l’autore.

  2. Anna Rinaldi

    Io capisco che un libro mi è davvero piaciuto se, quando lo finisco, resto dispiaciuta e poi per qualche giorno continuo a vivere un po’ in compagnia di quei personaggi. E’ proprio quello che mi è successo con questo romanzo che racconta molto bene, e senza mai eccedere nei toni, storie e storia, sorrisi e lacrime, quotidianità ed eccezionalità. Ho notato che è un’opera prima: direi quindi un ottimo debutto per questo nuovo autore.

  3. Francesca Collina

    Già le saghe familiari sono la mia passione e poi di questo libro mi hanno incuriosito il titolo e la copertina.
    Alla fine non solo ho capito titolo e copertina, ma sono stata proprio soddisfatta: è un bel romanzo in cui è facile ritrovarsi perché è ambientato in Italia ai tempi dei nostri nonni e dei nostri genitori, ancora più avvincente se si pensa che non è frutto di fantasia, ma è storia vera.

  4. Natalia Conti

    Ho letto il libro di Tullio Guazzotti “Andate tutti sulla forca!” e ne sono stata favorevolmente impressionata. Storia “grande” e storia “piccola” si intersecano in ogni pagina. La prima è ricostruita con competenza e dovizia di particolari, soprattutto per quanto riguarda l’ambito tecnico e militare e con misura ed equilibrio sotto l’aspetto storico-politico. Nella seconda, le vicende familiari, trattate sempre con garbata ironia e con uno sguardo affettuoso, si susseguono, mantenendo continuamente desto l’interesse del lettore.

  5. Sandro Murgia

    Recensione del libro “Andate tutti sulla forca” di Tullio Guazzotti edito dalla PAV edizioni.

    Questo libro scorrevole di straordinaria forza narrativa, ti accoglie sin dalle prime righe come un romanzo autobiografico ma nello stesso tempo, come una specie di “saggio “ riguardo la vita degli antenati dell’autore, gli affetti e le loro relazioni. Con un preciso e attento lavoro di documentazione, lo scrittore ne osserva e descrive le biografie con tutti i dettagli.
    In realtà non siamo di fronte a un unico libro, bensì a un intreccio di racconti annodati tra loro che si intersecano in un dialogo, alternandosi fra tematiche storiche e sentimentali.
    La caratterizzazione dei personaggi è impeccabile e attraverso le pagine; si soffre, si gioisce, ci si riempie d’orgoglio per ogni singolo protagonista del romanzo. Siamo di fronte a eventi di storia vera e realmente vissuti.
    In circa trecento pagine attraversiamo quasi tutto il 900, la Grande Guerra, il fascismo, la Seconda Guerra mondiale, la Resistenza, il dopoguerra.
    Un romanzo che pone il lettore di fronte a se’ stesso e gli scava dentro come una vanga nella terra, per rompere le zolle e far affiorare le proprie radici, dalle quali nasceranno nuovi fiori.

  6. Paolo Allia (proprietario verificato)

    In ogni famiglia vi sono delle storie che meritano di essere raccontate. Spesso la tradizione della memoria famigliare è orale, e si svolge interamente in seno alla famiglia. Per diffondere queste storie – magari “piccole” ma sempre degne di memoria – al di fuori della cerchia famigliare occorre saperle renderle accattivanti, emozionanti, “romanzarle” al punto giusto. Solo così le vite di persone cui il lettore non è legato da vincoli d’affetto o di sangue possono diventare il soggetto di un testo, di un libro destinato ad un pubblico di lettori.
    Tullio Guazzotti c’è riuscito assai bene, e con sempre maggiore agevolezza man mano che la storia si dipana. L’attenzione che ha messo per inquadrare sempre gli avvenimenti in un robusto contesto storico e sociale si nota sin da subito nei bozzetti del paese di Camerano e dei suoi abitanti; e più avanti nella storia del nonno Francesco, accademico dalle molte realizzazioni, uomo dalla volontà incrollabile che veniva da origini contadine e le cui scoperte scientifiche gli valgono ancor oggi una voce nelle enciclopedie.
    Il libro cambia registro quando entrano in gioco due personaggi della generazione successiva: l’esuberante Vittoria (la madre dell’autore, che viene descritta negli alti e bassi della vita, mettendone in luce la femminilità) e lo zio Livio, l’aviatore, un simpatico personaggio che ruba letteralmente la scena agli altri balzando fuori dalle pagine del libro con vivezza e descrivendo una parabola luminosa che resta impressa nella mente. L’Autore non nasconde né annacqua il sentire del milieu in cui Livio si muove (ed il sentire di Livio stesso) anche se presumibilmente diverso dalla propria, attuale sensibilità. La sua ammirazione per Livio e per la sua vita coraggiosa rende la sua storia molto avvincente.
    Come avvincenti sono pure le pagine finali del romanzo, quando una più matura Vittoria incontra per caso, nel pieno della tragica confusione degli ultimi mesi di guerra, un individuo che ogni tanto deve nascondersi in una cisterna perché teme la cattura e rischia la fucilazione. La vita di una famiglia piemontese che tenta – riuscendoci – di non farsi sommergere dalle difficoltà di quel tempo viene descritta con affettuosa cura; e la figura del nuovo personaggio (che alla fine risulta essere il papà dell’autore) è tratteggiata con particolare arguzia.
    Insomma un bel libro, sempre interessante, spesso affascinante: un libro da leggere.

  7. Paolo M. E. I. Allia

    In ogni famiglia vi sono delle storie che meritano di essere raccontate. Spesso la tradizione della memoria famigliare è orale, e si svolge interamente in seno alla famiglia. Per diffondere queste storie – magari “piccole” ma sempre degne di memoria – al di fuori della cerchia famigliare occorre saperle renderle accattivanti, emozionanti, “romanzarle” al punto giusto. Solo così le vite di persone cui il lettore non è legato da vincoli d’affetto o di sangue possono diventare il soggetto di un testo, di un libro destinato ad un pubblico di lettori.
    Tullio Guazzotti c’è riuscito assai bene, e con sempre maggiore agevolezza man mano che la storia si dipana. L’attenzione che ha messo per inquadrare sempre gli avvenimenti in un robusto contesto storico e sociale si nota sin da subito nei bozzetti del paese di Camerano e dei suoi abitanti; e più avanti nella storia del nonno Francesco, accademico dalle molte realizzazioni, uomo dalla volontà incrollabile che veniva da origini contadine e le cui scoperte scientifiche gli valgono ancor oggi una voce nelle enciclopedie.
    Il libro cambia registro quando entrano in gioco due personaggi della generazione successiva: l’esuberante Vittoria (la madre dell’autore, che viene descritta negli alti e bassi della vita, mettendone in luce la femminilità) e lo zio Livio, l’aviatore, un simpatico personaggio che ruba letteralmente la scena agli altri balzando fuori dalle pagine del libro con vivezza e descrivendo una parabola luminosa che resta impressa nella mente. L’Autore non nasconde né annacqua il sentire del milieu in cui Livio si muove (ed il sentire di Livio stesso) anche se presumibilmente diverso dalla propria, attuale sensibilità. La sua ammirazione per Livio e per la sua vita coraggiosa rende la sua storia molto avvincente.
    Come avvincenti sono pure le pagine finali del romanzo, quando una più matura Vittoria incontra per caso, nel pieno della tragica confusione degli ultimi mesi di guerra, un individuo che ogni tanto deve nascondersi in una cisterna perché teme la cattura e rischia la fucilazione. La vita di una famiglia piemontese che tenta – riuscendoci – di non farsi sommergere dalle difficoltà di quel tempo viene descritta con affettuosa cura; e la figura del nuovo personaggio (che alla fine risulta essere il papà dell’autore) è tratteggiata con particolare arguzia.
    Insomma un bel libro, sempre interessante, spesso affascinante: un libro da leggere.

  8. Rosa De Cesare

    Una carrellata di avvenimenti coinvolgente in epoche diverse e così lontane da noi. Personaggi veri, vivi, vivaci, raccontati con affetto ma senza sentimentalismi né stucchevoli nostalgie. Storie di persone straordinarie, ognuna a suo modo, che si intersecano con le grandi tragedie del ‘900. Leggendo si viene catapultati in vicende a volte poco note e si possono vivere atmosfere difficili da credere ma rigorosamente basate su fatti documentati. Ogni personaggio emerge con il suo carattere e alla fine tutto si evolve nella nascita di una nuova famiglia, quella dell’Autore. La scrittura è asciutta, priva di ridondanze, incalzante come sono gli eventi che si susseguono a getto continuo. Per chi ama vivere la Storia attraverso la vita di persone vere, anche se non comuni, questo è un libro da non perdere.

  9. Giuliana Castagneri

    “Andate tutti sulla forca” di Tullio Guazzotti è un romanzo molto piacevole, fluido e scorrevole nella lettura. In esso si alternano pagine di storia vera a momenti teneri e commoventi di vita familiare. Ogni personaggio colpisce per una propria caratteristica: la nonna Tina per esuberanza e modernità, considerati i tempi, nonno Francesco per talento e grande volontà e lo zio Livio per coraggio e attaccamento alla famiglia. I tratti di queste persone illuminano lo sfondo buio di alcune delle vicende storiche che sono state parte della loro vita, ricordando così che i singoli possono vincere la storia e scriverla.

  10. Saverio Ventre

    Complimenti Tullio. Bellissimo.
    Un libro intrigante dall’inizio alla fine. Dalle prime pagine, soffermandomi, mi ha riportato alla mia infanzia. L’autore ci conduce con intelligenza nella storia della seconda guerra mondiale, dove sofferenza, ansia, paure e soprusi i nostri avi hanno patito sotto il regime nazifascista.
    Verso la fine, l’autore, scrivendo di Sergio, “L’ebreo polacco” (sicuramente suo padre), quando è stato trasferito sull’isola di Corfù, mi è passato davanti agli occhi il film Mediterraneo di Gabriele Salvatores.
    Un libro che cattura e man mano appassiona.

  11. Elena Pavesi

    Sono partita sapendo che non è il genere che comprerei ma ho conosciuto Tullio e ho voluto approfondire. Mi piace scoprire le qualità e le caratteristiche delle persone. Parlare con loro. Siamo tutti mondi eccezionali. Così ho deciso di superare la barriera e l’ho letto.
    Mi si è stretto il cuore per le sorti di Livio e ho tifato per Vittoria (nome più che azzeccato), eroina d’altri tempi. Alcune parti sulla guerra mi risultano sempre un pò ostiche (ma è un problema mio). Comunque la storia raccontata dal punto di vista di una famiglia che l’ha attraversata è tutta un’altra cosa. Il mescolarsi delle vicende storiche e umane personali mi piace. Scritto bene, con tono a volte ironico a volte serio, è scorrevole.

  12. Chiara Ambrosini

    Un libro bellissimo. Leggero e intenso. Storico e ironico. Ne consiglio la lettura a tutti. Personalmente ho goduto di questa storia famigliare e sono riuscita ad immaginare ogni dettaglio grazie al linguaggio pulito e sofisticato dell’autore. Mai ridondante. Mai autocelebrativo. Grazie. Spero di leggere qualcosa di nuovo presto!

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