M’ama non m’ama – sindrome del molestatore assillante

(4 recensioni dei clienti)

11,00

Aurora Di Giuseppe
M’ama non m’ama
PAV Edizioni
Copyright 2022
Collana: Storie di vita
1^ Edizione: ottobre 2022
ISBN: 979-12-5973-385-6
Cover graphics: Claus Tamburini
Info:
pavedizioni1@gmail.com
pavedizioni.files@gmail.com
www.pavedizioni.it

Descrizione

M’ama non m’ama –
sindrome del molestatore assillante

di

Aurora Di Giuseppe

Minacce, e-mail indesiderate, chiamate, sms, appostamenti, pedinamenti e insistenti dichiarazioni d’amore, che proseguono, anche a seguito di chiare e lampanti richieste di smettere, sono i primi accenni a una condotta che, se prolungata per lungo tempo, è denominata con il termine inglese “stalking”, altrimenti detto in italiano “Sindrome del Molestatore Assillante”.
L’autrice raccontando questa storia, fa risaltare le paure, lo
sconforto e l’incapacità della protagonista, e di tante
donne, di reagire alla condotta del proprio oppressore

4 recensioni per M’ama non m’ama – sindrome del molestatore assillante

  1. Roberta

    Un libro dai contenuti molto forti, questo di Aurora Di Giuseppe. “M’ama non m’ama” è la storia di una donna perseguitata da uno stalker, un uomo che in virtù di un amore malato la ossessiona. Aurora è stata davvero molto brava, con parole semplici, con un linguaggio fluido e scorrevole, a trasmetterci tutte le emozioni di Alba, la protagonista femminile. Di volta in volta tocchiamo con mano il dolore, la paura, il senso di impotenza, l’insicurezza e la violenza in cui ogni giorno deve vivere chi viene perseguitato. Non ti senti al sicuro da nessuna parte: né al lavoro, né per strada, tantomeno a casa tua. Vieni sradicata, se non fisicamente almeno mentalmente, da tutta la tua vita, non sei più padrona di nulla, neppure dei tuoi pensieri, sempre ottenebrati dalla paura. E per che cosa? Per non aver corrisposto alle aspettative d’amore di un maledetto lui. Sarebbe forse questa la soluzione ai problemi di Alba? Cedere alle lusinghe amorose di quest’uomo? Aurora nel libro ce lo fa capire bene: no! Non è questa la soluzione! Finirebbe comunque male! Eh già, perché se anche una donna assecondasse questi desideri malsani, poi nell’uomo scatterebbe qualcos’altro che lo farebbe andare fuori di testa, come per esempio una insana gelosia, che non importa sia giustificata o meno, lo porterebbe poi a commettere un crimine ancora peggiore, quello di femminicidio. Sono due crimini, questi, che vanno a braccetto: stalker e femminicidio, spesso uno segue l’altro. A volte succede che sia la donna a sottovalutare i segnali di “malattia” del suo uomo, o di quello che vorrebbe diventare tale, accordandogli tutta una serie di scusanti che col senno di poi non hanno ragione di essere. È anche vero però che a volte a sottovalutare il pericolo siano le forze dell’ordine, quando non la legge stessa, cioè coloro che dovrebbero proteggere queste donne, che invece vengono lasciate in mano ai propri aguzzini. Sarebbe il caso che i nostri legislatori cambiassero le regole, cercando di tutelare sempre più e meglio le donne, piuttosto che quei criminali, come invece oggi accade. Il pregio di Aurora non è stato solo quello di affrontare un argomento così delicato, con la sensibilità che la contraddistingue, ma anche quello di averlo fatto con lucidità, con un’esposizione dei fatti che è stata il più realistica possibile, senza farsi prendere la mano da quei sentimenti di rabbia, risentimento, bisogno di rivalsa che sarebbe logico aspettarsi. E vi assicuro che questa non è una cosa così facile da fare, specie quando ti senti così coinvolta, in quanto donna, in queste situazioni. Un libro questo che dovrebbero leggere soprattutto le donne, per imparare a riconoscere certi segnali, per capire che è giusto che si difendano sin dall’inizio, che nessuno ha il diritto di strappare via la loro serenità, quando non la loro stessa vita.

  2. Rubino Alfieri

    M’AMA NON M’AMA
    Bel quesito, m’ama o non m’ama? Quando la perversione è travestita d’amore, in cui la violenza e la paura si ricoprono d’oro brillando e accecando.
    Alba, una donna come tante, con una famiglia, un lavoro e amici…amici, amico!
    L’uomo nero che veste i panni di un confidente con messaggi e chiamate, decisamente troppi, sorrisi all’inizio amichevoli poi maligni e lascivi.
    La paura di esser seguiti, controllati, minacciati. Il terrore di esser considerati “esagerati”, di non esser capiti e quindi isolarsi. Ritrovandosi così in sabbie mobili in cui più ci si muove e più si affonda nella depressione e nella paranoia… Fino a quando non accade quel qualcosa che fa ricredere tutti. Purtroppo.
    Il racconto dell’autrice Aurora Di Giuseppe ci porta nel mondo di Alba e come lei milione di donne sole, impaurite e incomprese e per chi ce l’ha fatta, un solo grido si alza, DENUNCIATE! NON SIETE SOLE. FATEVI AIUTARE.

  3. Marzia

    L’autrice di “M’ama non m’ama” ci presenta un libro molto ben scritto, scorrevole e con parole semplici. Considero queste doti importanti di un bravo scrittore, oltre che raccontare con poche ma efficaci parole tutta la storia e non da ultimo il potere di conquistare il lettore facendolo entrare nella parte del protagonista.
    Ci troviamo davanti ad una storia di stalker e in realtà ne sentiamo parlare sempre più spesso, io preferisco chiamarli molestatori, la parola rende più l’idea, in questo caso si capisce subito che la persona è molesta e fastidiosa sia per come si comporta, sia con gesti e parole.
    A mano a mano che si legge si viene travolti dall’argomento e io mi sono immedesimata nella protagonista, mi sono sentita coinvolta nel racconto e ho provato tutte le sensazioni che ha provato lei a seconda della situazione in cui si trovava, come la paura, il senso di non poter fare nulla contro il suo aggressore, il dolore sia fisico che mentale, quel tormento che non ti lascia mai e non ti fa stare tranquilla, la sensazione di vedere in tutte le persone che incontri il possibile aggressore, quel qualcosa che ti fa stare male, sempre. Non dobbiamo dimenticare che anche questa è una forma di violenza diversa da quella fisica o sessuale ma che lascia il segno anche nel profondo dell’anima e del cuore. Le donne hanno sempre più paura di queste persone perché non si capisce mai come si comportano e come reagiscono. All’inizio sono sempre gentili, affettuose e molto attaccate alla loro vittima e poi pian piano la portano alla disperazione fino ad annientarla mentalmente e fisicamente. Non dimentichiamo che purtroppo molto spesso si passa da questa persecuzione alla fase successiva che può essere la violenza fisica vera e propria o addirittura al femminicidio.
    Noi donne dobbiamo imparare a difenderci e a distinguere i segnali che ci possono far preoccupare per non incorrere in un rapporto malato ma mi sono veramente resa conto che non è facile.
    Aiutiamo e facciamoci aiutare, lo so, sembra tutto sbagliato, sembra che siamo noi che rendiamo le cose difficili, sembra a volte che ci inventiamo le cose e ci sembra impossibile che il molestatore possa venire arrestato o condannato. Non perdiamo mai le speranze e cerchiamo tutti i modi legali per fare in modo che queste persone non possano più fare del male ad altre donne, magari è proprio con la nostra testimonianza che possiamo aiutare qualche altra donna a venire fuori da questo incubo o da qualcosa che sembra senza via di uscita. La giustizia e la legge funzionano anche se a volte non ci danno ragione, lottiamo con tutte le donne per far valere i nostri diritti, non siamo oggetti o bambole di pezza da poter usare a loro piacimento, siamo persone con una dignità e dei sentimenti e da tali vogliamo essere trattate da qualunque essere umano.
    Il coraggio è donna, come la libertà!
    Marzia

  4. Maria Caterina

    Leggi un libro sotto l ombrellone e ti ritrovi dentro un incubo. Il racconto non è fantasia, è la realtà. È impotenza delle donne, della polizia, della legge. È sentirsi sole e indifese. Bravissima l autrice. Terribile la realtà.

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