Descrizione
La Benandante
di
Sara Cremini
Valtrompia, Brescia, 1986. Al carabiniere Alessandro è affidata la riapertura del misterioso caso irrisolto di Martina Richiedei, una ragazza di vent’anni scomparsa nel ‘56. L’uomo cerca di comprendere cosa è accaduto alla giovane, e così inizia per lui una vita nuova, fatta di incognite, stranezze e incontri paranormali. Aiutato dalla sorella Chiara, dall’amico Gianluca e dalla medium Agnese, Alessandro intraprende una lotta contro il tempo, contro lo strappo nel Velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, contro gli incubi che colpiscono i suoi compaesani devastandone le vite. A fronteggiarlo un nemico diabolico: Lönòcc, lo stregone della Valle. Il viaggio nell’Altrove alla ricerca dell’anima smarrita de “la benandante” è l’unica speranza di salvezza.
Tra un passato oscuro e un presente nebuloso, le leggende del folklore valtrumplino prendono vita.
Debora –
“L’altrove sta per essere scoperchiato.
Le anime dannate stanno per essere liberate. La morte sta per calare su tutti noi”.
Valtrompia, 1956
Martina Richiedei scompare in circostanze misteriose, dopo aver detto di doversi incontrare con il nonno, morto 4 giorni prima. La ragazza non viene mai ritrovata e dopo qualche tempo il caso viene chiuso.
Marcheno, 1986
Chiara è una giovane donna, che fin da piccola è stata etichettata come “strega” a causa del suo particolare legame con la natura. La sua migliore amica, Agnese, è una cartomante che vive a Villa Usignolo, una dimora su cui girano inquietanti leggende.
Il fratello di Martina, Alessandro, è un poliziotto; in seguito a misteriosi accadimenti, gli viene affidata la riapertura di un vecchio caso di scomparsa. Insieme alla sorella, ad Agnese e ad amico, Gianluca, dovrà investigare sulla sparizione di Martina e su tutta la curiosa leggenda ad essa collegata.
In questo paranormal dark fantasy I miti e le leggende italiani, in particolare del bresciano, la fanno da padrone. La figura più importante è sicuramente quella della Benandante, una strega buona che “armata di rami di finocchio andava in spirito a combattere gli stregoni malvagi”. Ma troviamo anche Lönoco, il diabolico stregone della valle nonché principale antagonista della storia.
E i Mani, anime dei defunti che tornano sulla terra in seguito ad una morte violenta; e ancora le Fate, creature molto diverse da come siamo abituati a conoscerle, buone e mistiche al contempo.
Il target del libro è young adult ma secondo me è una storia perfetta anche per gli adulti. Se vi piacciono i libri che sfruttano il folklore italiano per allestirci sopra una storia ben scritta e di ottimo intrattenimento, allora La benandante fa per voi.
Sono presenti un paio di love stories ma non sono la parte centrale del romanzo, pur essendo fondamentali per alcuni snodi della trama. lo non fan
totale ma comunque ammetto che sono state ben gestite e non risultano mai pesanti.
Insomma, per me è stata una lettura molto piacevole. Rinnovo i miei complimenti a @vendittis_illustration e @claus_tamburini_arts per la meravigliosa illustrazione in copertina e per la mappa.
Valentina –
⭐ Questo libro conferma quanto l’autrice sia in grado di creare mondi fantastici e meravigliosi. Dopo Neméria, fantasy classico, la Benandante è un fantasy per lo più ambientato in epoca moderna (anni 80) in Italia, per l’esattezza in Valtrompia. Ed è sulle leggende, la conformazione dell’ambiente ed il folklore che la penna dell’autrice ha ideato la trama del racconto.
⭐ Alessandro è un uomo di legge tutto d’un pezzo. Non crede a quelle stramberie che sua sorella Chiara, invece, pare apprezzare. Tuttavia dovrà ben presto fare i conti con tutte le sue certezze nel momento in cui, per adempiere ad una promessa, dovrà indagare su un caso di trent’anni prima.
⭐ Martina Richiedei è una ragazza che è letteralmente svanita nel nulla, senza lasciare alcun indizio dietro di sé, fatta eccezione per due diari – uno suo, l’altro del nonno – pieno di racconti strani, fantastici… Alessandro non sarà solo ad affrontare questo mistero: oltre alla sorella, infatti, potrà contare su vecchi e nuovi amici.
⭐ Un’ombra oscura la Valle, il Passato pare andare a braccetto con il Presente, mettendo a rischio il Futuro. E quest’ombra ha un nome: Lönòcc, antagonista del libro. Il capitolo a lui dedicato l’ho trovato molto particolare ed il mio plauso va alla penna dell’autrice che è riuscita a farmi venire i brividi.
⭐ La lettura è scorrevole e piacevole, per quanto sia un dark fantasy non mancano momenti divertenti e romantici, tra un capitolo al cardiopalma e l’altro. Gli stessi personaggi compiono uno sviluppo psicologico coerente e lineare con il loro carattere.
⭐ In più, adoro particolarmente la copertina. Credo sia perfetta e @vendittis_illustration ha davvero compiuto un ottimo lavoro nel rendere così vividi i personaggi, inserendo note che richiamano la trama del libro stesso.
⭐ Non vorrei aggiungere altro per evitare di fare spoiler, ma VI PREGO fatevi un enorme favore, amanti del fantasy: leggete questo libro. Una lettera d’amore per il proprio luogo d’origine e le leggende che vengono sussurrate davanti ai focolai, nelle sere d’inverno. Sara, anche questa volta, sei riuscita a trasmettere tutta la tua passione per la scrittura in queste pagine.
Monica Maresca –
“𝑼𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒊 𝒍𝒊𝒃𝒓𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆𝒓ò😱”
Salve booklovers 🌻
Oggi finalmente sono qui per parlarvi di un libro che mi ha stupita!
Una delle letture più belle lette fin’ora ,un paranormal dark fantasy con richiami folkloristici e un pizzico di thriller mescolati tra loro alla perfezione, il libro è
ᏞᎪ ᏴᎬΝᎪΝᎠᎪΝͲᎬ di @saracremini.autrice
La trama è semplice, al carabiniere Alessandro, uno dei nostri protagonisti, viene affidato un caso irrisolto,quello di Martina Richiedei, una giovane ragazza che scompare dal nulla in una notte del ’56.
Ad accompagnarlo nella ricerca ci sarà Chiara,sorella di Ale, considerata la stramba a causa dei suoi capelli rossi,del suo modo di vestirsi e del suo comportamento ritenuti dalle persone,non normali.
Da Gianluca amico di Ale,uno dei personaggi più tremendi della storia e da Agnese, una medium amica di Chiara.
Tutti insieme si ritroveranno coinvolti nel fronteggiare il male, in particolare Lönòcc, uno stregone che vuole strappare il velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti.
Non fatevi ingannare, la benandante è una storia per quanto semplice molto intricata, è una lettura che ti travolge perché intriso di mistero, colpi di scena e paranormale.
Non è un libro leggero, incontrerete lungo la lettura scene macabre e un linguaggio scurrile. Nonostante ciò la scrittura resta bellissima, coinvolgente e diretta.
I personaggi hanno carattere e spessore, sono uno più bello dell’altro, penso siano un punto di forza come i capitoli brevi e la sensazione di sentirti parte della storia.
Una storia mai noiosa e banale e il finale, per quanto mi sia arrabbiata l’ho trovato, nonostante tutto, coerente.
E poi la copertina, ogni immagine è un richiamo del libro stesso, lo adoro!
Voglio ringraziare l’autrice per essere stata sempre presente durante il mio viaggio.
Non è stata una collaborazione ma l’ ho sentita come tale❤️
Per concludere: se amate questo genere leggetelo, se volete provare qualcosa di diverso è perfetto!
Consiglio questa lettura nel mese di ottobre.
Posso solo dire che la benandante entra ufficialmente nella mia top ten! ❤️
Francesco –
Qualche tempo fa avevo fatto una recensione in cui parlavo di “voci autoriali forti” e di “creatività”, due concetti che vanno a braccetto e che il mercato editoriale odierno sembra aver affossato.
Per farlo, e per sostenere che ancora c’era chi riusciva a staccarsi dal coro pur scrivendo un bel libro, citavo dei mostri sacri quali Neil Gaiman e Kristoff, definendoli dei “casi rari”.
E poi… e poi succede che un giorno ti capiti tra le mani La benandante, di Sara Cremini , e che l’unica parola che ti venga in mente sia: CAPOLAVORO.
Non saprei in quale altro modo definire “La benandante”, perché La benandante è TUTTO.
La benandante è lacrime e sangue, La benandante è gioia ed emozione, La benandante è ricerca, storia, curiosità, mistero.
La benandante è Sara senza essere e non essere Sara, La benandante è amore per la propria terra, le proprie origini, il proprio ruolo di formatrice, la scrittura tutta.
In fin dei conti, a ben pensarci, La benandante è soprattutto amore, perché come l’amore può essere felicità senza fine, dolore senza fine, consapevolezza del tutto e inizio e fine del tutto stesso.
In un mondo giusto, in un mondo ideale, La benandante sarebbe sullo scaffale di ogni libreria. Ed ecco perché ho deciso, in questo post, di lasciar semplicemente parlare le immagini: esse, come le parole, parlano da sole.
Perché tutto ciò che ho detto nelle righe precedenti è La benandante. E, al contempo, La benandante è qualcosa di più.
Qualcosa che, come l’amore, non si può definire.
E che proprio per questo è perfetto.
Lù – Sussurri tra le righe –
Ho aderito al gruppo di lettura da beta reader, e ho avuto la possibilità di scrivere spesso a Sara per confrontarmi con lei su alcuni punti del romanzo, questo credo sia uno degli aspetti più belli di leggere “emergenti italiani”. Sara, oltre a essere una bravissima scrittrice è anche una persona fantastica, super gentile e sempre disponibile al dialogo e al confronto.
Quando ho iniziato a leggere il romanzo, ho immaginato la cover dello stesso, ma appena ho visto la copertina ufficiale realizzata da Antonello Venditti ne sono rimasta stupita, perché è molto di più di quello che mi ero immaginata; anche se in verità non capisco perché mi stupisco ogni volta, conoscendo le opere che realizza l’artista ^^” . Chi leggerà il romanzo (fatelo!) noterà tutti i fantastici dettagli inseriti, e l’unica cosa che mi viene da dire è che è perfetta, anche la scritta, nonostante non ami molto quell’effetto, credo che possa comunque richiamare gli anni ’80, periodo in cui si svolgono la maggior parte dei fatti.
Fin da subito ero molto curiosa di questa lettura, visto anche le sue sfumature thriller, genere che solitamente non leggo.
Il romanzo è diviso in capitoli, conosciamo Alessandro, carabiniere razionale e pragmatico e sua sorella Chiara, dal carattere e visione del mondo completamente opposti al fratello.
Più avanti si inserirà anche un’altra figura, la benandante, alla quale l’autrice dedica particolare attenzione (spostandosi dalla terza persona alla prima).
Ma l’attenzione di Sara non si ferma a questo, infatti, è molto evidente il suo lavoro di ricerca, non solo riguardo le leggende del suo territorio da cui ha preso ispirazione ma anche per altri particolari: i tarocchi, gli esorcismi, ma anche la numerologia. Ritroviamo 7 figure che sembrano essere l’incarnazione della natura stessa, e il numero 7 -per chi non lo sapesse- ha diversi significati che secondo me combaciano perfettamente con queste figure (perfezione, creazione, completezza ecc).
Un altro elemento che mi ha colpita è la musica e il suo utilizzo. In una parte ha un ruolo molto importante (evito di aggiungere altro per non fare spoiler), ma ciò che mi è piaciuto è come l’autrice fa incastrare le canzoni nelle vite e nei pensieri dei personaggi.
Mi ha fatto pensare a uno dei miei romanzi fantasy preferiti La saga de “I Guardiani della notte”, dove il protagonista trova le “risposte” premendo il tasto “casuale” dal suo walkman.
Oltretutto, il romanzo contiene strisce Spotify per ogni canzone!
L’ambientazione è quella della provincia di Brescia anni ’80, e l’autrice anche qui riesce a far sentire a casa chi è di quelle parti, e portare noi lontani nella sua regione, infatti ho apprezzato l’inserimento del Pirlo nella storia, che è una bevanda di cui non conoscevo l’esistenza, e che dà proprio il senso di appartenenza alla zona; così come spesso vengono usati termini più dialettali/regionali come “smacchinare” invece di ragionare, che io per esempio non avevo mai sentito/usato.
Un altro punto forte del romanzo secondo me sono i personaggi, tutti caratterizzati molto bene, e non si può fare altrimenti di affezionarsi ad ognuno di loro.
La benandante è un romanzo fresco, con elementi nuovi rispetto ai “soliti” fantasy, è un mix eccezionale tra paranormale, thriller, fantasy, con sfumature dark.
Elis –
Un fantasy autoconclusivo, questo, a cui secondo me non manca proprio nulla: dalla copertina stupenda e accattivante, all’interattività data dai tracciati spotify delle canzoni presenti nella storia; dagli elementi di un folklore italiano troppo poco valorizzato, all’avventura dai toni dark e dai messaggi importanti; dal mistero di una scomparsa da risolvere, ai forti sentimenti di amore e amicizia; dal sacrificio per un bene superiore e per la famiglia, ad un villain con una storia che potrebbe quasi commuovere; dai momenti comici per smorzare la tensione, alla magia e alle trasformazioni. Questo e molto, molto altro. 🔮
Il termine “benandante” non vi svelo cosa significa, ma porta con sé la storia stupenda su cui si basa questo romanzo; essa parte in una maniera del tutto realistica e pragmatica, per poi finire per unire realtà e leggende, illusioni e credenze, riti e viaggi sia fisici che spirituali. 👮🏻
I protagonisti sono tutti personaggi ben differenziati e definiti, ognuno con una sua storia e personalità che porta a sviluppi e cambiamenti differenti. Hanno tutta una loro evoluzione, quindi, e nessuno rimane “statico” risultando noioso e piatto. Il cattivo della vicenda è un personaggio che sa il fatto suo: inquietante e crudele, ma a suo modo sentimentale e passionale. 👺
Decisamente un romanzo dai toni più adulti e cupi (in fondo si parla di esoterismo e omicidi) rispetto all’altra saga di questa autrice, che rivolgendosi ad un target differente dimostra anche di saper variare e sperimentare col proprio stile di scrittura. ✍🏻
Ho adorato i piccoli dettagli interni dati dalle chicche grafiche inserite, e poi onestamente trovo sia ora che si sfruttino le mille storie leggendarie facenti parte dei nostri territori per dar vita a lavori come questi: fantasy coi fiocchi in cui i lettori italiani (soprattutto, ma non solo) possono rispecchiarsi e ritrovarsi. 🇮🇹
Storybrooke.girls.ita –
Un libro diverso dal solito. Questa volta Sara ha scritto un mix ben articolato e ben studiato tra thriller, fantasy basato su tradizioni folkloristiche italiche e paranormale. Il tutto incorniciato negli anni 80 ma si viaggia anche attraverso i ricordi di un diario, con tanto di sottofondo musicale sempre presente e importante
Ci sono capitoli molto brutali che mi sono piaciuti moltissimo per come erano descritti, altri capitoli un sacco dolci che mi hanno fatto riflettere su tante cose e gli ho trovati stupendi.
Posso dire una cosa brutta? I due antagonisti mi sono piaciuti molti, lui ha fatto di tutto per riaverla, entrambi molto discutibili soprattutto lui in molte parti ma lasciamo perdere, erano così belli insieme.
Lo sviluppo dei personaggi davvero bello, cambiano le loro convinzioni, cambiano se stessi e cambiano anche per il bene di qualcun’altro.
Il suo essere scorrevole, i diversi passaggi e modi in cui si incastrano bene le cose pian piano, ti fa rimanere incollato alle pagine per saperne di più.
Come sempre Sara fa magie, non tralascia nulla ma dice tutto in breve, sembra di leggere mille eventi in due righe, ti fa viaggiare tra le pagine in modo breve ma intenso.
Alcune parti penso che riassumino un po’ la vita di tutti: il sacrificio verso qualcosa, il superare ostacoli che sembrano impossibili, migliorarsi per stessi e per qualcun’altro, impegnarsi ma avere l’impressione di aver fallito comunque, accettare le cose per poterle superare.
In conclusione questo libro è veramente una meraviglia, per la storia, i personaggi e i messaggi che ci sono dietro vale proprio la pena leggerlo.
Maira –
Un libro che ho letto tutto d’un fiato, super coinvolgente fin dalla prima pagina, d’altronde come fai a non farti coinvolgere dall’enorme mistero che ti sgancia al primo capitolo?
Poi vieni subito presentata ai personaggi, molto singolari, e ti fai prendere da loro, dal percorso paradossale di coraggio e paura che intraprendono, dalle scoperte che fanno, le loro sicurezzebche si sgretolano fino alla presa di posizione che porta ad intraprendere un viaggio pazzesco.
Mi è piaciuta molto la scrittura della autrice , scorrevole, puntuale, non lascia niente al caso, riesce ad unire poi tutti i punti, una goduria per noi lettori insomma, lasciarsi perdere in questo mondo misterioso con profumo di anni 80.
Lettura super consigliata!
beatricecamerin (proprietario verificato) –
“La Benandante” è un romanzo che ti immerge nel folklore della Val Trompia: segreti e misteri, fantasmi e fate, angeli e stregoni malvagi…
La penna di Sara Cremini ci fa viaggiare indietro nel tempo, fino agli anni ’80, quando un giovane carabiniere riapre un caso di una ragazza scomparsa trent’anni prima.
L’autrice fa un uso peculiare delle pause, detta un ritmo ben preciso, generando un crescente turbine suggestivo. Ogni parola è pesata e scelta con cura per suscitare nel lettore non solo emozioni, ma anche riflessioni. Con il suo stile, l’autrice riesce a creare immagini vivide nei cuori dei lettori.
I personaggi sono vivi, coerenti e umani, ed è difficile non empatizzare.
Tra le righe, si riesce a leggere la ricerca e lo studio minuzioso che Sara Cremini ha svolto per la stesura della storia.
Un fantasy non comune e per nulla scontato, un romanzo che incuriosisce ogni tipo di lettore, anche coloro che non sono affezionati al genere.
Vittorio (proprietario verificato) –
Il libro mi è piaciuto veramente tanto, ho adorato i personaggi variegati e le loro relazioni. Ho apprezzato le citazioni e il particolare uso di certi elementi musicali che non vado a spoilerare.
Ottima trama con un inizio e una fine soddisfacente, esaltate da uno svolgimento mai noioso che in modo peculiare va a mostrare uno scontro con il Male eterno.
Tanta roba!
Alessandro La Fauci (proprietario verificato) –
Come fosse un grande thriller, il prologo ti aggancia e i capitoli brevi e ben congegnati ti inducono a voltare pagina e a leggerne un altro e poi un altro ancora.
La Benandante è un fantasy radicato nella realtà: la magia si basa sulle leggende del folklore della Valle Trompia e questo la rende credibile, oltre che interessante. È come se gli incubi dei nostri nonni prendessero vita.
Ed è una storia ben scritta, capace di catapultarti nell’Italia degli anni ‘80 facendotene respirare l’aria, e contenente elementi originali (come la musica, che ricopre un ruolo fondamentale) ed elementi tipici delle grandi storie: la lotta infinita contro il male; la forza dell’amicizia e dell’amore; un velo che divide il nostro mondo da quello dei morti e che sta per essere distrutto; una corsa contro il tempo; un gruppo di amici che deve restare unito per salvare il mondo, perché – come scrive l’autrice – da soli non si va da nessuna parte.
Insomma, la Benandante è un’avventura da leggere tutta d’un fiato, un romanzo che ti tiene incollato fino all’ultima pagina, grazie a un finale emozionante, capace di esaltare quanto seminato.
Lexie –
Non c’è niente da fare: l’Italia è attraversata da una corrente magica che scorre dirompente in tutte le cose. Quella stessa energia, che infonde calore nei nostri corpi, ha anche il potere di ispirarci. Sara Cremini, autrice de La Benandante, si è servita di quell’incantesimo ancestrale per dar vita a una storia di streghe, antiche leggende e battaglie eterne tra bene e male.
I miti celati della Val Trompia, prendono vita, a metà tra il mondo greco-romano (che tanto amo) e una spiritualità che va ben oltre la concezione di religione.
Così gli Angeli, lə Benandanti e le fate nascono per custodire il sottile confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Chiara, che già crede nella magia, grazie all’amica medium Agnese, suo fratello Alessandro e il loro amico Gian entrano all’improvviso in un mondo in cui la realtà non è solo quella che vedono con i loro occhi, ma che si cela tra le pieghe di molteplici dimensioni.
Con l’ombra del mostruoso Lönòcc, stregone malvagio dal potere illimitato, in agguato lə protagonistə non possono far altro che affidarsi alla loro fede, all’amore che hanno l’unə per l’altrə, che lə porta a collaborare con la misteriosa Nadin per liberare Martina, la Benandante che può salvare il mondo.
Ed è così che noi lettorə cominciamo ad innamorarci di tutti questi personaggi, così umani e disperati, desiderosi di preservare tutto ciò che per loro è sacro: la loro famiglia, quella di sangue e quella che si sono sceltə.
“La Benandante” è un viaggio nel tempo, in più dimensioni, un racconto che si serve di un patrimonio folkloristico vastissimo per renderci testimonə di un conflitto secolare che, in un modo o nell’altro, ritroviamo in tutte le storie.
E così la malvagità abietta di Lönòcc riemerge, con la sua grottesca sensualità, con la perversione che rischia di avvelenare il mondo che conosciamo. Un mondo che può essere salvato solo dalla determinazione di Martina, una giovane donna che ha perso tutto.
Sara Cremini riesce a delineare perfettamente le figure dei protagonisti e degli antagonisti, donando loro una tridimensionalità che non è facile trovare in un romanzo già così ricco a livello di worldbuilding.
Io mi sono sentito parte di questo viaggio, sono diventato un Benandante, ho lottato contro mostri spaventosi, ho cercato di fare del mio meglio per salvare la mia realtà. Sara, in qualche modo, è riuscita a rendermi parte della storia, quasi come se l’avesse scritta per me.
E se questa non è magia, allora non saprei come chiamarla.
Non posso non consigliare questo fantasy che ha letteralmente riportato alla luce il tesoro di miti e leggende del Nord Italia. So che, nonostante qualche piccolo difetto di pacing e la risoluzione piuttosto veloce del conflitto finale, non potrete fare a meno di amare “La Benandante” e tutto quello che questa storia rappresenta.
Maurizio –
Fantasy particolare che intreccia il folklore della Val Trompia con toni dark e mistery. I protagonisti dovranno ritrovare la benandante scomparsa da tempo per affrontare il perfido stregone Lonocc che vuole distruggere il mondo. Tra leggenda e magia, medium e fate, il romanzo risulta piuttosto originale nella sua trama
Manuela –
Premetto che questo non é il genere che preferisco ma aver visto mia figlia dodicenne, lettrice acerba e relativamente poco interessata alla lettura, divorare la Trilogia di Nemeria con entusiasmo immergendosi completamente nella storia mi ha incuriosita molto
Ed ecco che Sara Cremini pubblica LA BENANDANTE, non prettamente dedicato ad un pubblico infantile e decido di leggerlo.
Scopro una penna meravigliosa e talentuosa , capace di cambiare ritmo in un attimo che mi fa immergere nella lettura di questo originale romanzo ambientato negli anni 80 in uno scorcio della nostra bellissima Italia.
Le avventure dei personaggi scorrono veloci fra mistero , magia e colpi di scena con incontri paranormali che rendono il romanzo davvero accattivante .
I capitoli brevi e le note musicali arricchiscono il tutto rendendolo bellissimo!
5 stelline su 5!