Il cranio in giallo

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13,00

Titolo: Il cranio in giallo
Autore: Marco Mastroleo
Formato: 15×21
Pagine: 124
Collana: Storie di vita
Cover Graphics: Claus Tamburini
Illustrazioni: Clelia La Gioia
Editor: Loris Fabrizi
1^ Edizione novembre 2023
Età di lettura consigliata 9+

Descrizione

Il cranio in giallo
di
Marco Mastroleo

Uno sciamano balla intorno al fuoco. Il suo corpo è una tavolozza sulla quale dipinge le storie che racconta. Canta e racconta della sua vita avventurosa, dell’incontro con Tanyu, l’orso e di Seke, la donna che lo ha conquistato. O forse no! Forse non è andata così. È solo una delle tante possibilità. Questo è un Game Book, una storia a bivi nella quale è il lettore che decide com’è che 60.000 anni fa la testa di un uomo di Neandertal sia andata a finire in una grotta, ai piedi del Monte Circeo, dove è stata scoperta nel 1939: il cranio di Grotta Guattari.

3 recensioni per Il cranio in giallo

  1. claudio

    Dopo aver letto “Cranio in giallo” di Marco Mastroleo: l’archeologo preciso, metodico, la cui religione è provare ogni tesi con il metodo scientifico, ha dispiegato le ali e in questa ultima fatica le fa vedere a tutti in tutta la loro maestosa grandezza. Un albatros. Volteggia alto. Ogni “bivio” in cui accompagna il lettore è un volteggio. La direzione è il sole. Con il racconto attorno al fuoco, dove l’archeologo si riposa e il romanziere si affanna, lassù in alto, l’albatros si fa rimirare. Ogni volteggio è ipnotico. Tutti gli occhi sono su di lui. Seke ha dato la luce ad un nuovo sciamano! Il racconto finale è ricco di pathos, che cresce ad ogni riga e spinge il lettore ad accrescere la propria trepidazione per ciò che si disvelerà nella riga successiva.
    Per rendere accattivante il proprio libro senza limitarsi all’esposizione scientifica dei dati che può far fuggire via a gambe levate i non addetti ai lavori, soggettivizza il tutto attraverso il racconto, popolato di personaggi. Nel “game book”, I bivi sono un gioco e un alibi per l’autore che forse è ansioso di non essere tacciato di sposare una tesi senza che questa sia avvalorata dal metodo scientifico!
    Qualcuno potrebbe perfino leggere presunzione nel proporre diverse “tracce”. Qual è la tesi? L’archeologo secondo me è per certi versi chi vuole inconsciamente sostituirsi a Dio. Addirittura! Si, perché con il suo lavoro, stabilisce la sintesi dei tre tempi: passato, che viene scavato indizio dopo indizio; presente, in cui si svolge e prende forma la sua ricerca; futuro, rappresentato da lui stesso al cospetto dell’oggetto della sua indagine. Insomma per Marco, Nér è la personificazione del futuro. E Marco come una divinità è in grado di proporre a Nér molteplici epiloghi. Ma Nér che è solo un uomo ne vivrà realmente solo uno. Ed è quello che i suoi contemporanei ricorderanno.
    Allora? Dietro ad un archeologo si nasconde un caudillio inespresso? Un uomo della provvidenza ? No! Era un gioco provocatorio. L’archeologo come ogni uomo tende a darsi una spiegazione sul dove, come e perché all’uomo è data questa possibilità terrena …
    “Siamo fatti di carne, di ossa e pensieri, quando siamo vivi. Ma quando moriamo, dopo che respiriamo per l’ultima volta …”
    Io, francamente, mi sono fatto guidare dall’autore, perché prima o poi avrebbe tracciato la rotta per arrivare al suo approdo ed è li che volevo essere condotto come lettore !
    Eh si, caro Marco, in questo libro il romanziere ha battuto l’archeologo !
    Anche la scheda didattica il “Neanderthal in breve” per me è accattivante, ma non come il delizioso racconto attorno al fuoco di Nér.
    Le illustrazioni di Clelia La Gioia sono accordate con il testo e il bianco/nero dà un’aria intimista ed espressiva/ riflessiva al racconto.
    Il libro mi è piaciuto e tanto deve bastare! Claudio

  2. Gianni Cammilli

    Il romanzo “Il cranio in giallo” mi ha sorpreso per due motivi: il primo, piu banale forse, per la scelta della storia a bivi che esprime bene la sensazione dello studioso quando si deve trovare a immaginare, da un po’ di ossa e dal contesto del ritrovamento, tutta una vita, un percorso che va al di là delle mere questioni scientifiche. Il nostro cranio diventa uomo con tutti i punti di forza, di dubbi, di debolezza, di amore, di odio, di coraggio e di paura. Ecco le sensazioni. L’altra cosa è il vedere come probabilmente l’uomo ha una sua intrinseca identità che travalica i secoli e i millenni. Il nostro Nér ha alla base gli stessi dubbi e le stesse certezze dei contemporanei e questo mi ha commosso un po’. Grazie per questo lavoro, bella anche la parte divulgativa che io, da curiosone, mi sono letto con molto interesse.

  3. Cristina Giusto

    ” Camminando sotto la luna ” di Kim Ling è un libro che parla di amicizia, d’amore
    da una sguardo al futuro , ci fa sognare , Ve lo consiglio vivamente .

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