Descrizione
GIALLO CONTADINO
di
Carola De Giorgi
Angelo è un sempliciotto di campagna. Vive in un paesino dell’entroterra siculo e lavora alle dipendenze di uno psicologo italo-tedesco di fama, che sfrutta i pazienti per la raccolta delle olive, spacciata per terapia antistress.
Ha un amore segreto, Mela, la ventenne figlioccia di Don Menico, un uomo burbero e avaro, alla cui moglie, mezza svanita, la giovane fa da badante.
Mela non è l’unica donna importante per Angelo, c’è anche la maestra Francesca, la sua insegnante delle elementari ora in pensione. Giorni fa si sono rincontrati e ritrovati.
Tutto sembra filare per il meglio sino a quando lo psicologo non viene trovato morto all’alba sotto il patio della villa dove ospita i suoi pazienti.
È la prima di una serie di “disgrazie”, apparentemente casuali e scollegate tra loro. Eppure Salemi, vicebrigadiere di lungo corso senza prospettive di carriera, sente puzza di bruciato.
La verità è che, in paese, tutti hanno qualche segreto che gli altri conoscono, ma esiste un delicato equilibrio che consente alla gente di tirare avanti dignitosamente recitando la propria particina nella commedia della vita. Almeno finché un evento imprevisto non minaccia di rendere palese ciò che gli altri, di comune accordo, fingono d’ignorare.
Così “Giallo contadino” si tinge del rosso acceso delle passioni umane e la vita di provincia si rivela un modello in scala della realtà, un piccolo laboratorio dove osservare e decifrare i moti dell’animo.
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