Descrizione
Semplicemente Stefania
La storia di Stefania Formicola,
vittima di femminicidio
di Adelaide Camillo
Con la collaborazione di
Adriana Esposito,
Luigi e Fabiana Formicola
Stefania Formicola è una giovane donna, moglie e mamma.
Felice e appagata delle sue scelte, si scontra subito con il carattere violento di suo marito, che giorno dopo giorno la uccide nel cuore e nell’anima, facendola diventare fragile e tremendamente triste. Stefania si ribella, chiede la separazione. Crede di essere riuscita a riprendere la sua vita fra le mani… ma non è cosi. Il 19 ottobre del 2016 il suo ex marito le dà un ultimo appuntamento. Litigano, lui le spara. Un solo colpo dritto al petto.
Stefania aveva solo 28 anni e due cuccioli da crescere con tutto l’amore che aveva dentro sé, ed era immenso.
Ecco a voi la storia di Stefania, raccontata dai suoi genitori, Adriana e Luigi, che insieme e con coraggio hanno portato avanti una grande battaglia legale e giudiziaria e… l’hanno vinta!
Stefania, l’ennesima vittima di femminicidio. L’ ennesima vita spezzata da chi non ha mai saputo cosa volesse dire la parola “AMORE”.
Laura –
Un libro forte e allo stesso tempo scorrevole. Un libro che essendo raccontato in prima persona ti fa capire quello che ha vissuto Stefania e a me personalmente ha fatto piangere.
Io non conoscevo la sua storia, l’ho conosciuta grazie a questo libro.
Dovrebbe essere distribuito nei licei, perché oltre ad insegnare ai futuri uomini il rispetto per la donna, potrebbe aiutare donne a capire in tempo ed agire. Complimenti all’autrice.
azzurra –
devo dire che questo libro mi ha colpito molto, in genere non sono una che legge i libri e magari sono anche troppo piccola per dare queste definizioni, questo libro é un capolavoro, mi ha colpito molto e ci sono stati momenti belli ma allo stesso tempo momenti brutti, é fantastico il modo in cui la scrittrice abbia scritto questo libro, é fantastico!
Marzia (proprietario verificato) –
L’autrice di “Semplicemente Stefania” ci racconta la storia di Stefania, giovane donna, moglie e madre che viene uccisa dal suo ex marito-padrone, da quell’uomo che diceva di amarla e che in realtà non l’ha mai amata. Persone come lui non meritano neanche di essere nominate, sono il “nulla”, il “niente”, esseri insignificanti che “non” esistono… Lei voleva una famiglia normale, con tanto amore e dei figli da crescere con sani principi, che cosa c’è di male in tutto questo? Perché le è stato negato? Che male aveva fatto? Quali erano le sue colpe? Sono tutte domande che Stefania si poneva continuamente senza mai avere una risposta.
Un misto di sentimenti si accavallano pensando a lei ma nonostante tutto prevalgono sempre quelli più belli, lei voleva e vuole questo. Lei deve essere ricordata non solo per la sua morte ma per quello che era, per il suo carattere, la sua voglia di amare, solo e semplicemente perché voleva una famiglia come lo era la sua dove l’ingrediente principale era ed è l’amore.
Leggendo il racconto si percepisce, pagina dopo pagina, la presenza di Stefania e io sono convinta che sia stata lei a scrivere il libro per mano dell’autrice. E’ stata lei a guidarla dai suoi genitori e da sua sorella in modo che le potessero raccontare la storia per poi aiutare tutti nella stesura del libro.
Per me un piccolo capolavoro, di semplice e gradevole lettura nonostante l’atrocità dell’argomento, come una specie di diario nel quale Stefania racconta la sua vita, le sue speranze, le sue aspettative, le cose belle e brutte che le sono accadute dando però sempre importanza e soffermandosi su quelle più belle. Suscita un senso di familiarità la nostra Stefania, mi ha dato l’impressione di conoscerla prima e dopo. Prima in vita a sopportare tutto per amore dei figli, dei genitori e della sorella senza preoccuparsi di se stessa e, dopo la sua morte, sentirla libera e felice volare sopra i suoi cari manifestandosi a loro con piccoli gesti per far percepire la sua presenza. Me la immagino così: vegliare i bambini mentre dormono dando loro un bacio e una carezza, tutte le sere, per proteggerli da tutto e da tutti, baciare i propri genitori ringraziandoli per tutto quello che stanno facendo e che faranno per lei e per i suoi bambini, poi la sorella aiutandola nelle sue scelte e magari facendole anche qualche piccolo dispetto.
Stefania in questo libro ci parla, parla a tutti noi, il suo è un lancinante grido di dolore, quello che non è stata in grado di fare prima perché annientata mentalmente e fisicamente da un “uomo” che la voleva in tutti i sensi “morta” e che deve farci capire che quello che sta succedendo è troppo, è veramente troppo e che ancora non smette.
Il titolo è stata una giusta scelta, lei era, è e sarà sempre Semplicemente Stefania.
Vorrei dire a tutte le “Stefania” del mondo, urlate, gridate il vostro dolore e chiedete “aiuto!!!”, non dovete aver paura, non siete voi le colpevoli, per quanto crudele e cattivo vi sembra il mondo dovete sapere che da qualche parte ci sarà sempre una mano tesa e pronta a venire verso di voi.
Grazie Stefania per quello che ci hai raccontato di te e della tua bellissima famiglia.
Marzia