Descrizione
Vivo nella memoria, per non morire
Libro-intervista sulla vita e l’apostolato di don Michele Sasso: “echi” di chi lo ha conosciuto e amato
Autore: Aniello Clemente
A cura di: Giovanni Fagnani
Inno alla vita
C’è più speranza per l’uomo d’oggi,
autore della tecnologia più avanzata
e dei genocidi più crudeli?
C’è più vita per chi ancor feto
nel grembo materno
viene strappato con virgulto d’ulivo,
incapace di emettere un solo vagito?
Non voglio giustificazioni.
Tu che vivi sei da me amato,
eppure quali ragioni hai più di un altro,
annullato ancor prima di vedere un raggio solare!
È la morte forse la dea dei nostri giorni?
Allora luce non illuminare più i nostri volti
e tu sangue non pulsare più nelle nostre vene
il video del mondo non fa più spettacolo.
(Michele Sasso)
autore della tecnologia più avanzata
e dei genocidi più crudeli?
C’è più vita per chi ancor feto
nel grembo materno
viene strappato con virgulto d’ulivo,
incapace di emettere un solo vagito?
Non voglio giustificazioni.
Tu che vivi sei da me amato,
eppure quali ragioni hai più di un altro,
annullato ancor prima di vedere un raggio solare!
È la morte forse la dea dei nostri giorni?
Allora luce non illuminare più i nostri volti
e tu sangue non pulsare più nelle nostre vene
il video del mondo non fa più spettacolo.
(Michele Sasso)
Acta est fabula (Lo spettacolo è finito), le celebri parole
dell’imperatore Ottaviano che proferì poco prima di morire,
sembrano declinare il lento fluire dei nostri giorni
dove non si protegge la vita né del nascituro né del morente.
(Aniello Clemente)
dell’imperatore Ottaviano che proferì poco prima di morire,
sembrano declinare il lento fluire dei nostri giorni
dove non si protegge la vita né del nascituro né del morente.
(Aniello Clemente)
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