Storia di noi due – Niente è perduto

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18,00

Maria Albani
Storia di noi due: niente è perduto
PAV Edizioni
Copyright 2023
Collana: Romanzo
1^ Edizione: maggio 2023
ISBN: 979-12-5973-603-1
Opera in copertina: Cliff walk at
Pourville – Claude Monet -1882
Cover graphics: Claus Tamburini
Info:
pavedizioni1@gmail.com
pavedizioni.files@gmail.com
www.pavedizioni.it

Descrizione

Storia di noi due – Niente è perduto

di

Maria Albani

“Non bisogna mai disperare, anche quando sembra tutto perduto. Non è mai così, c’è sempre una via d’uscita, la vita riserva sempre una sorpresa, essa sa dove condurci; bisogna solo fidarsi e avere il coraggio di andare avanti, senza mai arrendersi”.

1 recensione per Storia di noi due – Niente è perduto

  1. Roberta

    Ed eccoci a un’altra recensione, quella di Storia di noi due, di Maria Albani. Questo è il suo primo lavoro ed è stato lungo e impegnativo. Lungo perché come romanzo non è per niente breve, non ha avuto fretta di arrivare a un facile finale, si è presa tutto il tempo di completare ogni fase della narrazione. Impegnativo perché l’autrice ci parla con dovizia di particolari di un’infinità di luoghi, città, paesini, borghi, della Sicilia, della Toscana, dell’Italia e non solo. Essendo lei catanese oso pensare che tutto quello che riguarda la sua zona lo conosca personalmente. Per tutto il resto le possibilità sono due: o ha avuto occasione di visitare quei luoghi e quindi parlarcene con cognizione di causa, o si è ben documentata. In entrambi i casi il lavoro è stato certosino, perché i particolari che descrive di ogni zona sono così precisi da farceli quasi vedere con gli occhi della mente. Il testo è scritto in maniera molto semplice, a volte direi quasi ingenua, corretto e scorrevole. Quello che non mi ha convinta molto sono i dialoghi, che appaiono poco spontanei e troppo costruiti, pur essendo tecnicamente perfetti. Siccome ci sono passata, so come nei primi lavori un autore abbia paura di non essere abbastanza preciso, di voler essere chiaro nell’esposizione dei dialoghi, risultando purtroppo a volte un po’ troppo artefatto. Sia ben chiaro, questo non è un difetto di Maria, è solo il segno di tutto l’impegno e la buona volontà che lei ha messo nello scrivere la sua opera. E scusate se è poco. E passiamo ora alla storia, ove viene raccontata la vita e le peripezie di Flora, la protagonista. C’è stato un momento in cui ho corso il rischio di pensare: “Che storia banale! Troppo smielata, troppo strappalacrime, troppo buonismo…”. Arrivando sino in fondo ho però capito due cose: il messaggio dell’autrice e la bellezza del racconto. Il messaggio è molto chiaro, anche da lei esplicitato: non ti arrendere, anche quando sembra che tutto va male, che tutto intorno a te cada a pezzi, troverai sempre un’altra strada, un’altra occasione per riprendere in mano le redini della tua vita. Abbi fede. La bellezza del racconto sta invece proprio in quella banalità che lo rende così gradevole, così fresco, così leggero, da essere davvero apprezzabile. In un momento storico come quello che stiamo vivendo abbiamo bisogno di normalità, di semplicità, di sentimenti puri e puliti, di speranza. E con il suo libro Maria ci ha donato tutto questo. Che dirle? Grazie mille, sei stata una boccata d’aria fresca in un clima torrido.

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