Descrizione
Per voce muta e coro
di
Antonella Cavuoto
Poco interessava se i quaderni erano simili a un gioco senza regole, a rime ingarbugliate o a un gliommero senza soluzione; e ancora meno importava se a trascriverli fosse stata una persona ben precisa, di sicuro un bambino dalla calligrafia innocente.
Tre quaderni vengono ritrovati nello scantinato di una chiesa sconsacrata. Scritti con una grafia infantile, hanno una potenza evocatrice forte, tenera e oscura. Sarà Francesco, aspirante scrittore, a recuperare la storia nascosta tra quelle righe, un canto corale, una vicenda dimenticata.
Ma la storia ha un finale diverso da quello narrato nei quaderni e svelerà un’altra verità.
Cristiano –
Antonella Cavuoto con “Per voce muta e coro” ci regala un altro romanzo intenso e poetico da assaporare parola per parola per riuscire ad apprezzare fino in fondo la profondità e la forza dei personaggi che intrecciano le loro vite in una trama che lega il presente a un passato solo in apparenza lontano.
Mirella (proprietario verificato) –
Con la sua forza narrativa, Antonella Cavuoto ci emozione e ci porta per mano ad esplorare storie e personaggi intensi, in uno spaccato storico corale e al tempo stesso oscuro.
Livia –
Una prosa piena, forte, potente e con un impatto scenico nell’immaginazione. Si legge tutto d’un fiato e la trama appassiona. Mi è dispiaciuto quando è terminato…
Maria Caterina –
La storia è un intreccio strano, che si scopre poco per volta. Lente gocciolano le parole e bisogna stare attenti, si deve tornare indietro, se non si comprende. Non bisogna avere fretta, non è un romanzo, un thriller o un giallo. È una storia che bisogna ascoltare. Sembra una storia vera, con l’ambientazione nel 1950. Con dettagli realistici, precisi. I personaggi sono perfettamente credibili, soprattutto Ultimo, il ragazzo albino. L’autrice conosce bene la forza delle parole, sa essere poetica, realistica, originale e mantiene viva l’attenzione. Sa far entrare il lettore nella testa dei personaggi e lo fa con maestria. Questo è un bel libro, esattamente come quelli che si leggono tutti d’un soffio. Con questo, però, non si corre, si cammina piano, riga dopo riga, pagina dopo pagina, stando attenti a non perdersi niente.