IL GIORNO GIUSTO

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Descrizione

Il Giorno Giusto

di

Giovanna Marsiglia

Dicembre del ‘47 è un mese traumatico per Elena, a soli dodici anni perde improvvisamente la madre.

Rimasta sola, già orfana di padre, viene aiutata dal parroco del paese, Don Marco che le trova, con molta difficoltà, una sistemazione all’orfanotrofio di Santa Chiara. Viene separata dalla sorella maggiore che, per mancanza di posti, va in un altro istituto.

Il Paese che lentamente ripuliva le macerie della guerra era lacerato dai segni di atrocità indelebili, e molti bambini si trovavano nella stessa situazione. Saranno tutti questi traumi a rendere Elena sempre più arrabbiata e ribelle verso il destino.

La vita dentro l’istituto è dura, fatta di totale privazione ed estrema povertà. Elena, sconfitta dalla sofferenza non riesce ad accettare il cambiamento, presto si indebolisce e si ammala rischiando di morire, quando finalmente qualcosa cambia e la porterà a essere più combattiva che mai…

10 recensioni per IL GIORNO GIUSTO

  1. Adriano

    Il libro mi è piaciuto tantissimo e lo trovato interessante, con tantissime emozioni che mi ha fatto sentire leggendolo… Lo trovato affascinante e si legge tutto in un fiato.. Trova L’autrice del Libro molto preparata e rimango in attesa di leggere altri libri… Grazie di Cuore

  2. Eugenio Marsiglia

    Leggere un libro è veramente come fare un viaggio nel tempo e nei luoghi in cui lo scrittore vuole portare il lettore, quasi per mano, mettendolo di fronte a fatti e situazioni, reali o inventate, che suscitano emozioni, sensazioni e riflessioni diverse in ciascun viaggiatore-lettore.
    La scrittrice Giovanna Marsiglia nel suo romanzo “Il giorno giusto” racconta, attraverso la storia di una bambina orfana di entrambi i genitori, la difficile condizione umana di chi, trovandosi disperatamente solo e fragile, ha bisogno di aiuto per andare avanti nelle difficoltà della vita quotidiana.
    È una condizione umana, a ben vedere, senza tempo e luogo, che apre a riflessioni di carattere generale ed attuale sul comportamento umano di fronte a determinate situazioni che necessitano aiuto e solidarietà.
    Spesso si ritiene che il bene verso il prossimo vada fatto in maniera anonima e distaccata, senza che il beneficiario sappia nulla. Diversa è, però, la condizione umana raccontata e che purtroppo non di rado si ritrova nella realtà odierna anche per motivi diversi.
    La solidarietà umana di cui ha bisogno Elena, la protagonista del romanzo, non è, o meglio non solo, un pensiero buonista che si concretizza, per modo di dire, nel mettere gli spiccioli nella cassetta delle offerte, quasi per mettere in pace la propria coscienza, ma ha bisogno di una solidarietà che “si fa carne”, che diventa volto, mani concrete che sollevano da terra il corpo di chi è caduto e non si regge in piedi.
    Ed è un aiuto che si può esprimere solo con la concreta, soprattutto fisica, vicinanza, in modo da far capire a chi ha bisogno che non è solo ma può contare sull’aiuto di un’ altra persona come quello che darebbero i propri genitori, un parente buono o i veri amici. La concreta vicinanza, spesso, è sufficiente ad infondere quel coraggio necessario ad andare avanti e aiuta a vedere la soluzione dei problemi in modo più facile.
    La vita della piccola protagonista Elena trascorre inizialmente, all’interno dell’orfanotrofio, nel dolore e nel grigiore della sua condizione. Una vita priva di speranza e di qualunque senso se non quello, forse, di sopravvivere, fino a quando, grazie all’aiuto vero e sincero che riceve da persone che non conosceva, capisce di non essere più sola e vulnerabile. La sua vita inizia finalmente a migliorare acquistando il coraggio necessario per compiere le azioni che cambieranno la sua vita.
    Giungerà così, senza voler anticipare il finale e privare il lettore del gusto della lettura, il giorno giusto.

    Eugenio Marsiglia

  3. Margherita

    È commovente e porta il lettore a immedesimarsi in una possibile, cruente realtà. Dalle lacrime di tristezza iniziale, si passa alle lacrime di tutt’altro tipo e a tifare per Elena. È la magia delle pagine di questo libro!! Realmente magico

  4. Nicola

    Nel corso della propria esistenza si incontrano persone, si visitano luoghi, ci sono tutta una serie di accadimenti, sentimenti, scoperte, gioie e dolori. La piccola grande Elena mi ha meravigliosamente avvinto nel suo racconto, la sua forza e la sua voglia di trovare la propria dimensione di vivere, mi hanno commosso. Bella lettura, mi ha portato tutta una serie di sensazioni da approfondire. Spero che l’autrice continui a regalarci presto altri suoi lavori.

  5. Silvia G.

    Bellissimo! Molto emozionante…

  6. Silvia

    Ho finito adesso di leggere questo libro che consiglio vivamente. Sono stata subito catturata, mi ha molto toccato. L’autrice ha la capacità di smuovere qualcosa in profondità.  Penso che sappia davvero il fatto suo e sia capacissima di trasmettere emozioni vere. Bravissima a scavare nei fondali dell’animo umano e a portare alla luce emozioni e stati d’animo. Leggerlo è stato un piacere, Brava Giovanna Marsiglia!!!!

  7. Miriam

    Era tanto che nn leggevo un libro per via di impegni i figli e poco tempo,in una giornata sono riuscita a leggerlo pagina dopo pagina nn riuscivo a smettere per sapere sempre come andasse lo consiglio vivamente…..è emozionante intrigante e commovente……. brava Giovanna Marsiglia……

  8. Emilia

    Scrittura scorrevole che evoca emozioni del vissuto quotidiano. Commovente e allo stesso tempo con un epilogo sorprendente e originale. Complimenti all’autrice.

  9. Monica

    Una storia che resta dentro a lungo dopo averla letta, un’opera prima quella di Giovanna Marsiglia di cui spero leggerne presto molte altre. Lo stile è molto definito, le parole sono scelte con cura, il ritmo è serrato, un libro consigliatissimo!

  10. Matteo

    Una storia struggente dove solitudine, abbandono, disperazione, rinascita e amore sono descritti in modo intelligente e delicato. Un argomento difficile trattato con rara sensibilità.
    Un’esperienza struggente offerta con poesia in cui l’autrice invita il lettore a una danza di sentimenti. Le vivide descrizioni e i dialoghi dosati rendono palpabile la storia. Con i personaggi si soffre e per loro si tifa. Alla fine del viaggio tutto avrà senso, anche il dolore. I miei complimenti.

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