Il “Maledetto” e i Cavalieri di Carterus

(3 recensioni dei clienti)

22,90

Alessandro di Fiore
Il “Maledetto” e i Cavalieri di
Carterus
PAV Edizioni
Copyright 2022
Collana: Fantasy
1^ Edizione: giugno 2022
ISBN: 979-12-5973-335-1
Cover graphics: Claus Tamburini
Opera in copertina: Lunia e Lory
Info:
pavedizioni1@gmail.com
pavedizioni.files@gmail.com
www.pavedizioni.it

Descrizione

Il “Maledetto” e i Cavalieri di
Carterus

di

Alessandro di Fiore

Nell’antico regno di Carterus si intrecciano due storie
apparentemente scollegate tra loro. Una riguarda un
gruppo di giovani cavalieri, impegnati per conto del loro
re in una missione piena di pericoli ed imprevisti, il cui
scopo finale è molto diverso da quello che credono.
L’altra è incentrata su un giovane “maledetto”, che non
può morire, non prova dolore e l’unico sentimento che
conosce è la rabbia. Anch’egli impegnato in una missione,
derivante da una promessa fatta anni prima, che perseguirà
eliminando senza pietà ogni ostacolo, umano e
non, che si pone sul suo cammino.
Sia il giovane “maledetto” che il gruppo di prodi cavalieri
hanno il proprio cammino da percorrere, ma tra mostri
deformi e curiose creature, fiori bellissimi e presunta
magia, questi finiranno con l’intrecciarsi in un unico
viaggio, dai risvolti inaspettati, cupi e raramente felici.

3 recensioni per Il “Maledetto” e i Cavalieri di Carterus

  1. Rubino Alfieri

    Direi scioccante. Ho appena letto l’ultima pagina di questo bel librone fantasy e non ho parole. Però, partiamo dall’inizio.
    Ambientazione medievale, si dà il via a due storie parallele, da una parte un uomo misterioso accompagnato da una gatta, si presenta uccidendo un locandiere, in modo atroce.
    Dall’altra parte abbiamo un re che affida ad un gruppi di cavalieri il compito di scortare una prigioniera in una chiesa.
    Ora, durante questo viaggio scopriamo un po’ di più su questi protagonisti, delle valchiriche scarlatte, degli stregoni di Ishnarot, ci saranno incontri con goblin e mostri raccapriccianti ma una domanda mi ha tartassato per tutto il tempo.
    Se lo scopo dei cavalieri è ben noto, resta un mistero quello dell’uomo misterioso che prenderà il nome di Moloch, costantemente affiancato da questa gatta che protegge ad ogni costo. Intanto anche lui farà i suoi incontri/scontri con esseri umani e non.
    Non mancheranno in entrambi le parti, i tradimenti e le rivelazioni ma l’epilogo di questo fantasy è veramente assurdo. Non potrei definirlo altrimenti perché, come si dice, tutti i nodi vengono al pettine e se volete farvi coinvolgere, stupire ma sì, anche inorridire, questo libro fa per voi.
    Un complimento all’autore Alessandro Di Fiore per esser entrato nel mondo della letteratura con un fantasy davvero notevole.

  2. Giorgio Rossini

    E’ un libro bellissimo. Parte da due storie, apparentemente del tutto slegate tra loro, accomunate solo dall’essere ricche di imprevisti, rivelazioni e colpi di scena, incontri con creature mostruose ed esseri umani che tanto umani non sono. Una parla di un personaggio praticamente invulnerabile, che viaggia accompagnato da una gattina in un percorso di cui solo lui conosce la meta, l’altra di un gruppo di giovani guerrieri, il cui viaggio, su incarico del loro re, ha una meta nota ma una finalità nascosta. Alla fine tutto diventerà chiaro, molte cose si riveleranno diverse da quello che sembravano ed i fili si riannoderanno in maniera inaspettata. Un libro appassionante e coinvolgente, che, se non avesse quasi 500 pagine, leggeresti tutto d’un fiato. E nel quale anche alla fine, quando ormai tutto sembra chiaro e definito, il colpo di scena è ancora dietro l’angolo.
    Difficile credere che si tratti di un’opera prima, sono curiosissimo di vedere cos’altro saprà darci Alessandro di Fiore nelle sue prossime opere.

  3. Luciana Straccamore

    Ho letto il libro con molto interesse, anche se non è il mio genere letterario preferito. La storia è ambientata in un Medioevo dove regnano l’ignoranza e la povertà, dove quasi tutto è malvagio e brutto. L’autore descrive un mondo fantastico fatto di creature mostruose, stregoni crudeli, prodi cavalieri, valchirie scarlatte, osti, soldati, ognuno con un proprio destino. Una storia affascinante, piena di colpi di scena, dove emerge il gioco delle parti tra il bene e il male. Verso la fine, appare la meravigliosa descrizione dei fiori magici: “Un velo turchese aveva coperto il mondo, dando ad ogni cosa una connotazione fantastica e surreale, di quella stessa onirica fantasia che ci accompagna nei nostri sogni più belli”. Trovo questa frase molto bella, perché rappresenta un segno di fiduciosa speranza verso il futuro, dopo tanti orrori e traversie. Complimenti all’autore!

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