DA UN’ALTRA PARTE

(2 recensioni dei clienti)

13,00

Descrizione

Da un’altra parte

di

Michele Larotonda

Massimo Volpi è un quarantenne che dalla vita ha apparentemente tutto. È single, ha una famiglia che lo adora, un amico fidato, delle storie con diverse donne, una laurea e un lavoro come giornalista.
Eppure tutto questo gli va stretto, sente che la sua sia una vita preconfezionata che lui ha vissuto più come spettatore che come protagonista. Una sera trova un annuncio di lavoro come portiere di notte in un albergo in un piccolo paesino del Veneto: Castelmassa. Quello che lo attrae maggiormente è proprio il nome dell’albergo: Arsenico e i Vecchi Merletti, un nome un po’ sinistro, misterioso ma
ciò nonostante, senza pensarci troppo parte lasciando tutto. L’inizio non è tra i migliori, il paesino sembra quasi deserto e lui si sente osservato, studiato dalle prime poche persone che incontra e
infine la proprietaria dell’albergo (Signora Velia) sembra non sapere di quest’annuncio di lavoro, ma dopo un chiarimento bizzarro con il figlio della proprietaria (Enrico) Massimo può iniziare la sua “avventura”, la sua nuova vita con nuovi stimoli in cerca delle risposte che non ha mai avuto.
È messo in guardia sulla leggenda che circola sull’albergo, pare, infatti, che da una camera precisa
si sentano urla malefiche e spettrali, che all’inizio sembrano non preoccupare il protagonista,soprattutto quando poi scoprirà la verità.
 Durante le notti trascorse da solo nella hall dell’albergo, incontra persone di ogni genere: prostitute, ex brigatisti, clienti vari e infine, forse, anche l’amore.
Passano i mesi, ormai Massimo è perfettamente integrato con gli abitanti del paese, un suo ritorno a Milano non è neanche preso in considerazione, nonostante una breve parentesi durante le vacanze
dopo il Natale, un ritorno di pochi giorni all’insaputa di tutti, ma è proprio durante questo breve periodo che succede un avvenimento che cambierà tutta la sua storia.

2 recensioni per DA UN’ALTRA PARTE

  1. Manuele

    Un romanzo che trasporta la lettura fino alla fine. A tratti emozionante a tratti malinconico. Una storia di vita da leggere

  2. Marzia

    L’autore di “Da un’altra parte” ci porta nella vita del protagonista e ce lo fa conosce non tanto fisicamente ma mentalmente e anche molto bene. Una persona che ha tutto, genitori che gli vogliono bene, amici e belle ragazze, lavoro… eppure questo non gli basta, la sua vita sembra essere apatica e senza motivazioni valide, lo fa sentire spettatore e non protagonista e così, di punto in bianco decide di lasciare tutto e andare in un posto quasi deserto per riflettere e dare una svolta alla sua vita. Lo trova per caso tramite un annuncio sul giornale ed è così che decide di tagliare i ponti con tutto e con tutti e provare. Nel paesino trova lavoro come portiere di notte e si integra con la gente del posto, conosce nuove persone e fa nuove amicizie. Sembra essere soddisfatto di tutto questo, sicuramente è cambiato e sente questo dentro di se, anche se a volte pensa alla sua vecchia vita e si chiede se ha fatto la scelta giusta oppure no. A quarant’anni si trova con un sacco di domande e poche risposte sicure. Ritorna qualche giorno a casa ma capisce che non è quella la vita che vuole e riprende le intenzioni di andarsene di nuovo per cercare veramente la sua strada. Nella sua testa passa sempre la stessa frase: “Devo riprendere il mio cammino e cercare il mio futuro da un’altra parte”.
    Il libro è molto bello e scritto in maniera semplice e facilmente leggibile, più avanti si va e più si ha voglia di sapere come finisce, se il protagonista troverà risposte alla sue domande oppure no.
    Io lo definirei un viaggio all’interno di se stessi (esclusivamente sotto l’aspetto psicologico) attraverso il percorso e le scelte che fa il protagonista. Ognuno di noi può vedere un pezzo di se in questo racconto e magari trovare proprio le risposte a certe domande…
    Buon viaggio interiore… se ne sentite il bisogno riprendete in mano la vostra vita e chissà se il vostro futuro è veramente dove siete o “da un’altra parte”…
    Marzia

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